Siamo passati a vedere come sta la Quercia del Lozzi che in dialetto viene chiamata la “Cerq du Luzz” (nome del proprietario). Siamo lungo la Strada che va da San Giovanni Lipioni a Torrebruna. La quercia é stata descritta molti anni fa dal Capodarca e ripresa nel libro di Francesco Nasini: “I grandi alberi d’Abruzzo”. Abbiamo notato che l’albero si mantiene bene. C’è stato sicuramente qualcuno che avrà pensato di tagliarla perché in vicinanza di una strada.
In effetti, con una circonferenza intorno ai 5 metri e in un contesto in cui sembra dominare il territorio circostante, sarebbe un vero peccato un taglio di questo meraviglioso esemplare. Con la legge dello Stato 10/2013 per gli alberi monumentali, le multe minime sono da 5.000 Euro e salgono anche fino a 100.000 Euro.
Bisogna dare un premio a chi non l’ha fatta tagliare: stavolta la strada si è adeguata alla pianta, spesso non è così. Una sosta meritata, anche di un osservatore distratto, ed osservare questo gioiello della natura. Due grossi tronchi mantengono la chioma in alto sempre possente e con rami molto intrecciati.
Qualche taglio c’è stato in basso ed una piccola cavità si è formata sul tronco. Assieme ad un’altra roverella in vicinanza, crea una chioma vastissima che sicuramente è in grado formare un ampia galleria d’ombra nelle giornate soleggiate e calde d’estate. Viene in mente subito di andarci a fare un “pisolino” sull’erba in vicinanza dell’albero per contemplarlo ancora un po’.