Tag archivi: Isernia

Isernia – Il Pino domestico

Specie: Pinus Pinea
Nome Comune: Pino domestico
Circonferenza (mt): 2,90
Altezza (mt): 20-22
Età (anni): 100-120

Molti non ci fanno caso perchè salgono sempre con le macchine dal bivio di Longano-Sant’Agapito per raggiungere Isernia lungo la salita dell’ospedale denominata Via Sant ‘Ippolito. Eppure qui c’è un grande pino domestico fotografato in notturna che supera anche in altezza il viadotto retrostante e che fa anche da ombra sulla strada. Tra il ponte e il fabbricato il Pino domestico rappresenta un bell’elemento del paesaggio.

La sua classica forma ad ombrello con alcuni rami laterali che man mano stanno cadendo anche sulla strada, testimoniano anche una non più giovane età. Ci siamo chiesti come mai è rimasto lì in una zona pendente ormai urbanizzata con terreno sicuramente ridotto e instabile. Segreti della natura. Consigliamo quindi agli automobilisti un po’ frettolosi e di passaggio di fermarsi ad osservare e fotografare non solo di notte questo bel esemplare.

Un Pino
Un Pinus

Isernia – Il Pinus Pinea delle Piane

Specie: Pinus Pinea L.
Nome Comune: Pino Domestico
Circonferenza (mt): 3.9
Stato Vegetativo: buono
Altezza (mt): 25-28
Età (anni): 60-80

Pino domestico isolato alle Piane di Isernia, o meglio in località Tremolicci, facilmente individuabile. Sono rimasti pochi esemplari nelle vicinanze. In particolare lungo le principali vie e su stradine di campagna. La chioma ombrelliforme, il tronco eretto con i rami che dal basso salgono verso l’alto fino quasi al culmine, determinano una bellezza inconfondibile. La circonferenza del tronco, la corteccia color ruggine, la tipica forma e l’elevata altezza, rendono suggestiva questa specie. Forse è l’albero più fotografato ad Isernia, escludendo quelli della Villa comunale.

In effetti nel centro urbano, tranne qualche eccezione, grandi spazi verdi e alberi di un certo pregio non li abbiamo visti. Anzi ci sono alcuni esemplari di sempreverdi lungo alcune strade cittadine che dovrebbero essere meglio potati e in alcuni casi tagliati in quanto quasi completamente secchi. Questi hanno forma quasi unica a “cilindro” e senza o con poca chioma e forse instabili.

Di foto di alberi e brutture di tagli agli alberi ce ne sono un’infinità sulla rete; basta scrivere “capitozzatura di alberi”. Si vedono immagini che fanno mettere le mani nelle “chiome” dei capelli più volte almeno per coloro che si occupano di arboricoltura e per gli addetti a lavori.

Isernia Pinus Pinea in località le Piane
Isernia Pinus Pinea in località le Piane

 

Isernia Pinus Pinea in località le Piane  un po' di anni fà
Isernia Pinus Pinea in località le Piane un po’ di anni fa


Visualizza Grandi Alberi in Molise in una mappa di dimensioni maggiori

Isernia – La Romana una analisi dei valori ambientali e vegetazionali (prima parte)

Molti anni fa noi dell’Associazione Ophrys effettuammo uno studio dal Titolo “Ipotesi di un diverso utilizzo di un’area del Torrente Vandra”. L’area interessata allo studio di circa 300 ettari era la zona della Romana – Feudo. Quest’area, ricadente in gran parte nel territorio del Comune di Isernia, ha sempre avuto una valenza naturalistica, paesaggistica, storica e archeologica anche per le testimonianze delle popolazioni italiche che l’hanno abitata.

La Romana si trova nel settore Nord occidentale del Comune di Isernia distante a circa 7 km dal centro abitato. Tale area si presenta come uno spartiacque caratterizzato nel versante NO dalla valle fluviale del Torrente Vandra, dal tipico profilo a V e dai versanti ripidi e scoscesi, mentre il versante SE si delinea con pendenze meno accentuate ad un paesaggio che si apre nella piana di Isernia. In ordine di successione da Nord, si individuano dapprima l’emergenza rocciosa del Macerone (787 mslm), quindi morbidi profili di Colle Martino (810 mslm) e per ultimo la possente rupe, ammantata di vegetazione, de La Romana (882 mslm) ove si riscontrano le acclività maggiori.

Nel territorio del Comune di Isernia la zona della Romana presenta ancora aspetti che dal punto di vista vegetazionale sono di interessanti per la presenza di numerose specie. Si passa in un limitato spazio in diverse fasce vegetazionali dai 300 mslm del Torrente Vandra agli 880 mslm di Monte La Romana. (anche se dalla cartografia non è indicato il Monte). Ciò permette, per chi si occupa di botanica, di scoprire, classificare oltre che fotografare molti fiori, arbusti e alberi in una superficie limitata di circa 80 ettari, che si riducono se si considerano le zone inaccessibili per le forti acclività. Attualmente La Romana fa parte del sito di importanza comunitaria con codice IT7212130 denominato Bosco La Difesa – Colle Lucina – La Romana.

 

 

Isernia - Cartografia della zona della Romana
Isernia – Cartografia della zona della Romana

 

i confini dell'area SIC della Romana
I confini dell’area SIC della Romana

La vicinanza delle curve di livello nella cartografia indica le forti pendenze dell’area

Isernia Area SIC la Romana
Isernia Area SIC la Romana

 

Elenco definitivo degli alberi monumentali in Provincia di Isernia

Mappa Provincia d'Isernia

Elenco definitivo degli alberi monumentali della Regione Molise (Provincia di Isernia)
Legge Regionale 48/2005
Fonte: Regione Molise

Comune Località Nome Comune Circonf. cm. proprietà
ACQUAVIVA DI ISERNIA S.OVINO Roverella 370,00 privata
AGNONE MONTECASTELBARONE Faggio 460,00 pubblica
CANTALUPO DEL SANNIO STAZIONE. IP Pioppo tremolo 300,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO TAVERNA CESE Pino domestico 360,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO CENTRO ABITATO Pino domestico 335,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO CIMITERO Roverella 670,00 privata
CAROVILLI CAMPO LUNGO Cerro 300,00 privata
CAROVILLI CAMPO LUNGO Cerro 485,00 privata
CASTEL DEL GIUDICE LE VIGNE Cerro 560,00 pubblica
CASTELPETROSO FONTE LA CRETA Roverella 430,00 privata
CASTELPETROSO INDIPRETE Roverella 480,00 privata
CASTELPETROSO PASTENA Roverella 420,00 privata
CASTELVERRINO SERRONE RIZZELLO Roverella 360,00 privata
CASTELVERRINO SERRONE RIZZELLO Roverella 420,00 privata
CERRO AL VOLTURNO S. VITTORINO Roverella 550,00 privata
CHIAUCI CENTRO ABITATO Cerro 340,00 pubblica
CHIAUCI MARRANGONE Roverella 445,00 privata
CIVITANOVA DEL SANNIO BIVIO CASELLE SAN LORENZO Faggio 360,00 pubblica
CIVITANOVA DEL SANNIO VALLE BANCA Faggio 570,00 pubblica
CONCA CASALE VILLA COMUNALE Platano 520,00 pubblica
FILIGNANO VALLE Roverella 360,00 pubblica
FORLI’ DEL SANNIO MACCHIA Roverella 480,00 privata
FORLI’ DEL SANNIO VIGNA DEL DUCA Cerro 315,00 privata
FORLI’ DEL SANNIO VIGNA DEL DUCA Roverella 310,00 privata
FROSOLONE GRISCIATA Faggio 360,00 pubblica
FROSOLONE VIA DANTE (chiesa cappuccini) Tiglio 360,00 chiesa
FROSOLONE VIA COTATRI (San Pietro in valle) Roverella 620,00 privata
FROSOLONE GRISCIATA Faggio 465,00 pubblica
ISERNIA BRECCELLE Roverella 450,00 privata
ISERNIA TREMOLICCI Pino domestico 390,00 privata
LONGANO CENTRO ABITATO Tiglio 353,00 pubblica
LONGANO TRIGNETE Roverella 550,00 privata
MACCHIAGODENA SAN. MATTEO Roverella 460,00 privata
MACCHIAGODENA MASSERIA CIOCCHI Rovere 420,00 privata
MIRANDA BOSCO SAN ANDRINO Faggio 400,00 pubblica
MONTAQUILA S. LUCIA Roverella 390,00 pubblica
MONTENERO VALCOCCHIARA S. ILARIO Tiglio 320,00 pubblica
PESCHE TAVERNA Roverella 370,00 privata
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 440,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 570,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 530,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 350,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 350,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 535,00 pubblica
PIZZONE PERIFERIA Roverella 460,00 pubblica
PIZZONE VALLE URA Acero montano 670,00 pubblica
PIZZONE VALLE URA Faggio 350,00 pubblica
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 410,00 privata
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 390,00 privata
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 470,00 pubblica
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 350,00 privata
POZZILLI FEUCIARO Olivo 540,00 privata
POZZILLI BELVEDERE Roverella 360,00 privata
POZZILLI STARZE Roverella 390,00 privata
POZZILLI PARCO NEUROMED Olivo 430,00 privata
RIONERO SANNITICO CASTIGLIONE Roverella 510,00 privata
RIONERO SANNITICO CASTIGLIONE Roverella 390,00 privata
ROCCAMANDOLFI CASALICCHIO Salicone 480,00 pubblica
ROCCAMANDOLFI CAMPITELLO Faggio 385,00 pubblica
ROCCAMANDOLFI ORTOCATENA Faggio 485,00 pubblica
ROCCHETTA A VOLTURNO CENTRO ABITATO Roverella 660,00 privata
ROCCHETTA A VOLTURNO COLLE IARNOLO Roverella 585,00 privata
ROCCHETTA A VOLTURNO FRAZ. CASTELN. A VOLTURNO Roverella 640,00 privata
SAN PIETRO AVELLANA SANT’AMICO Cerro 320,00 privata
SANTA MARIA DEL MOLISE CAGNACCI Roverella 310,00 privata
SANTA MARIA DEL MOLISE CAGNACCI Roverella 430,00 privata
SCAPOLI CROCEVIA Roverella 462,00 privata
SESSANO DEL MOLISE CASTIGLIONE Tiglio 330,00 pubblica
SESTO CAMPANO RONTORTO Pioppo tremolo 620,00 privata
VASTOGIRARDI S. NICOLA Faggio 695,00 pubblica

Le aree montane della Provincia di Isernia

ProvinciaIsernia1Siamo in un periodo in cui il disseto idrogeologico, i terremoti, le frane e gli alluvioni sono all’ordine del giorno. Riprendiamo quindi un nostro vecchio articolo sulla classificazione delle aree montane in Provincia di Isernia. Si possono distinguere quattro aree montane: a sud sud-est il massiccio del Matese, a nord i monti dall’Alto Molise, nella parte centrale la Montagnola-Molisana ad ovest la catena delle Mainarde ed i Monti della Meta. Analizzando un po’o territorio, che pur di ridotta estensione pari a 1529 kmq e (89.000 abitanti) si può affermare che la provincia coincide con un’area particolarmente complessa dal punto di vista geologico derivando per gran parte dal “Bacino Molisano”, che corrisponde ad un ambiente di sedimentazione (Paleogene-Miocene superiore) riempitosi con depositi torbiditici, le cosiddette “formazioni flyscioidi”.

Infatti in Alto Molise prevalgono alternanze fliscioidi del bacino molisano (parte alta), flysch della Daunia calcareo-marnoso. I rilievi principali dell’ area delle Mainarde e del Matese sono costituiti invece da un basamento dolomitico (Trias superiore- Giurassico inferiore) cui è sovrapposta una formazione calcarea (Giurassico-Cretacico); il complesso è noto in letteratura con i termini di “Altofondo Abruzzese”, o “Piattaforma del Matese”, oppure “Piattaforma Abruzzese- Campana”. Sono costituite da rocce litoidi ben stratificate, di vario spessore, al cui interno sono molto diffuse cavità e cavernosità in particolare sul Matese dovute a processi carsici di solubilizzazione del carbonato di calcio. La morfologia prevalente è costituita da forme aspre ed impervie, con pareti subverticali e pendii acclivi ma stabili ed incisi da profondi solchi vallivi.

La zona di transizione tra la Piattaforma Abruzzese-Campana ed il Bacino Molisano corrisponde ad un ambiente di scarpata in cui si sono sedimentati materiali litologici calcareo-marnoso-selciosi e detriti della zona della piattaforma (dal Cretacico al Paleogene). La zona di transizione occupa l’area dei Monti di Venafro e Isernia, l’area di Frosolone e la zona di Sepino fino all’allineamento Carovilli-Chiauci-Frosolone.  La zona della Montagnola di Civitanova e Frosolone appare morfologicamente più movimentata, data la prevalenza di rocce a costituzione calcarea al fianco di formazioni marnoso-calcaree o marnoso-argilloso-arenacee. Al Quaternario appartengono i depositi della conca di Isernia e depressioni di origine tettonica formatesi durante l’orogenesi appenninica in cui si sono sedimentati materiali di tipo lacustre, fluvio-lacustre e fluvio-palustre.

Sedimenti continentali sono infine i depositi alluvionali recenti ed attuali che sono rappresentati da ghiaie e ciottoli che colmano i fondovalle dei principali corsi d’acqua e dei loro affluenti come i sedimenti fluvio-lacustri della piana di Venafro del bacino del Fiume Volturno  e delle altre ridotte pianure della Provincia. La natura carsica dei massicci appenninici (Matese e Mainarde) produce una scarsa idrografia di superficie. Lo scorrimento dell’acqua meteorica, infatti, è minimo a causa della penetrazione di questa nella fitta rete di cavità ipogee, quali doline, inghiottitoi, pozzi, grotte, canyon carsici. Conseguentemente, numerose emergono le sorgenti ai piedi dei massicci montuosi, nei punti di contatto argilla-calcare o nelle fessurazioni del calcare.

L’assetto idrogeologico è dato da due fiumi principali il Volturno e Il Trigno con i suoi vari affluenti. Il massiccio del Matese è sede di un imponente acquifero sotterraneo: la sua enorme massa calcarea assorbe gli afflussi meteorici, piovosi e nevosi, grazie alla sua rapida dissoluzione carsica e, nelle zone di contatto calcare-flysh, dà luogo a numerose manifestazioni sorgentizie. Come si vede la morfologia, la geologia, la litologia, l’idrografia delle montagne in provincia è un po’ complicata ed esistono studi  cartografie delle aree instabili dal punto di vista idrogeologico, delle frane, della sismicità, ecc..link_r2

I nostri quattro  gruppi montuosi (Matese in ridotta  parte, Meta-Mainarde, Alto Molise e Montagnola) comprendono poi vallate, pascoli, boschi, incolti,  strade, fiumi, torrenti centri abitati, frazioni, aree archeologiche, chiese, castelli, ruderi di fabbricati in un mosaico di ambienti e paesaggi molto variegati.

Ai fini della pianificazione della rete dei sentieri in montagna da tempo è consolidata la classificazione delle aree montane in Settori Montuosi. I Settori sono una porzione di territorio con le caratteristiche geografiche e morfologiche omogenee  che in Provincia di Isernia coincidono con i gruppi  e sottogruppi  montuosi. Per esempio il sentiero 350 indica gruppo montuoso Alto Molise (Settore 300) e la cifra 50 sta indicare il numero del sentiero.

Nella cartografia seguente sono indicati i 4 settori con cui è stato distinta la Provincia di Isernia che corrispondono ai gruppi e sottogruppi montuosi facendo  parte  dell’Appennino meridionale e  centrale.

settori prov isernia

I CONFINI DEI SETTORI MONTUOSI IN PROVINCIA DI ISERNIA

 

Codice

Gruppo montuoso – denominazione

Confini

100

Matese (Parte) Confine regionale – fiume Volturno – fiume Vandra – fiume Cavaliere – fiume Carpino – piana di Carpinone – Lago di Pettoranello – il Guasto (valico di Castelpetroso) – torrente Rio – fiume Biferno – torrente Quirino – torrente Rio Cupo – Sella di Vinchiaturo – fiume Tammaro

200

Mainarde -Meta Confine regionale – fiume Vandra – S.S. 17 – fiume Carpino – fiume Cavaliere – fiume Vandra – fiume Volturno

300

Alto Molise Confine regionale – fiume Trigno – S.S. 650 – piana di Sessano – fiume Carpino – S.S. 17 – fiume Vandra

400

Montagnola Molisana Torrente Vella – Torella del Sannio – vallone delle Macchie – fiume Biferno – torrente Rio – il Guasto – lago di Petoranello – piana di Carpinone – fiume Carpino – piana di Sessano – S.S. 650 – fiume Trigno

Più in dettaglio nell’ambito del Settore montuoso 300 Alto Molise  si possono trovare i Sottosettori Montuosi che sono stati classificati in cinque attribuendo il nome della Montagna ritenuta più rappresentativa Sottosettore o (Sottogruppo) :  1. Monte Campo.  2  Sant’Onofrio   3. Monte Capraro  4. Monte Caraceno 5. Monte Pizzi


Visualizza Settore Montuoso 300 Alto Molise in una mappa di dimensioni maggiori

Gli alberi monumentali in Provincia di Isernia

Mappa Provincia d'IserniaIn Provincia di Isernia gli alberi monumentali più numerosi sono sicuramente il cerro e le roverelle. Non mancano comunque faggi e castagni. Si trovano spesse presso casali abbandonati o vecchie masserie. Qui l’uomo e le generazioni passate, le tradizioni familiari e forse la non curanza, hanno lasciato crescere e sviluppare queste piante. Grandi alberi si trovano nelle piazze dei paesi e conservano ancora la loro architettura patriarcale come platani, tigli e cipressi.
L’Albero della Regione più conosciuto è il Re Fajone: esso è un po’ il simbolo del Molise. Sicuramente é il più fotografato e immortalato nella sua bellezza. E’ un faggio con circonferenza di 6,4 metri e altezza di 18 mt… da vero patriarca. Si trova in località Valle Santa Maria, all’interno di un bosco, in vicinanza della riserva di MAB Montedimezzo nel Comune di Vastogirardi. E’ riportato in diverse guide turistiche. Le condizioni fitosanitarie della pianta non sono comunque soddisfacenti.

Altra specie di valore è un cerro in località le Vigne del Comune di Castel del Giudice. E’ il cerro che ha una circonferenza tra le più grandi della sua specie. La circonferenza è di 6.30 mt, l’altezza di 15 mt e si trova in un buono stato di vegetazione. Sicuramente è il Cerro con diametro più grande della Provincia.

Spostandoci dall’Alto Molise alle Mainarde nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, merita attenzione l’Acero di Valle Ura in una zona impervia, con pendenze elevate del Comune di Pizzone. E’ un albero leggendario perchè sembra essere scampato ad eventi atmosferici più diversi: valanghe , fulmini, vento, forse perché si trova protetto all’interno di un canalone. Il Capodarca già nel suo libro “Abruzzo, 60 Alberi da salvare” lo descrive bene in dettaglio e racconta la sua avventura per trovarlo. La sua circonferenza è di 6.60 mt, l’altezza è di 18 mt. E’ raro trovare aceri montani di questa dimensione. Uno simile e forse più famoso si trova a Monte Tranquillo (Pescasseroli).

In località Le Forme sempre nel comune di Pizzone ci sono solitari alberi di faggio. Essi costituiscono un elemento fondamentale del paesaggio. Un curioso fenomeno, sempre descritto dal Capodarca, in cui un grande faggio ha inglobato nella parte basale del tronco un masso di pietra di notevole dimensione che sembra far parte del tronco stesso.

Altri alberi secolari in particolare faggi si trovano sulla Montagnola Colle dell’Orso a Frosolone e Civitanova del Sannio. A Filignano c’è una grande Roverella con rami ad arco. Si citano poi altri alberi monumentali nei comuni di Venafro (Oliveti secolari), Isernia (Pino domestico), Castelpetroso (Querce), Pietrabbondante, San Pietro Avellana, Carovilli, Pescolanciano (cerri e faggi). Molti grandi alberi si trovano inoltre nei centri abitati in piazze o in vicinanza di casolari come ad esempio maestose Roverelle a Rocchetta a Volturno, ad Acquaviva di Isernia ed inoltre tigli con la loro folta chioma vicino chiesette di campagna in località S. Ilario nel comune di Montenero Valcocchiara, a Sessano del Molise all’angolo della Chiesa di Madonna degli Angeli e nei comuni di Frosolone e Longano. Platani secolari si trovano in molti centri abitati tra cui Isernia. A Venafro stupendi oliveti millenari dell’epoca sannita. Alcuni di questi oliveti presentano delle grosse cavità rimanendo solo dei grossi tronchi.