Le aree montane della Provincia di Isernia

ProvinciaIsernia1Siamo in un periodo in cui il disseto idrogeologico, i terremoti, le frane e gli alluvioni sono all’ordine del giorno. Riprendiamo quindi un nostro vecchio articolo sulla classificazione delle aree montane in Provincia di Isernia. Si possono distinguere quattro aree montane: a sud sud-est il massiccio del Matese, a nord i monti dall’Alto Molise, nella parte centrale la Montagnola-Molisana ad ovest la catena delle Mainarde ed i Monti della Meta. Analizzando un po’o territorio, che pur di ridotta estensione pari a 1529 kmq e (89.000 abitanti) si può affermare che la provincia coincide con un’area particolarmente complessa dal punto di vista geologico derivando per gran parte dal “Bacino Molisano”, che corrisponde ad un ambiente di sedimentazione (Paleogene-Miocene superiore) riempitosi con depositi torbiditici, le cosiddette “formazioni flyscioidi”.

Infatti in Alto Molise prevalgono alternanze fliscioidi del bacino molisano (parte alta), flysch della Daunia calcareo-marnoso. I rilievi principali dell’ area delle Mainarde e del Matese sono costituiti invece da un basamento dolomitico (Trias superiore- Giurassico inferiore) cui è sovrapposta una formazione calcarea (Giurassico-Cretacico); il complesso è noto in letteratura con i termini di “Altofondo Abruzzese”, o “Piattaforma del Matese”, oppure “Piattaforma Abruzzese- Campana”. Sono costituite da rocce litoidi ben stratificate, di vario spessore, al cui interno sono molto diffuse cavità e cavernosità in particolare sul Matese dovute a processi carsici di solubilizzazione del carbonato di calcio. La morfologia prevalente è costituita da forme aspre ed impervie, con pareti subverticali e pendii acclivi ma stabili ed incisi da profondi solchi vallivi.

La zona di transizione tra la Piattaforma Abruzzese-Campana ed il Bacino Molisano corrisponde ad un ambiente di scarpata in cui si sono sedimentati materiali litologici calcareo-marnoso-selciosi e detriti della zona della piattaforma (dal Cretacico al Paleogene). La zona di transizione occupa l’area dei Monti di Venafro e Isernia, l’area di Frosolone e la zona di Sepino fino all’allineamento Carovilli-Chiauci-Frosolone.  La zona della Montagnola di Civitanova e Frosolone appare morfologicamente più movimentata, data la prevalenza di rocce a costituzione calcarea al fianco di formazioni marnoso-calcaree o marnoso-argilloso-arenacee. Al Quaternario appartengono i depositi della conca di Isernia e depressioni di origine tettonica formatesi durante l’orogenesi appenninica in cui si sono sedimentati materiali di tipo lacustre, fluvio-lacustre e fluvio-palustre.

Sedimenti continentali sono infine i depositi alluvionali recenti ed attuali che sono rappresentati da ghiaie e ciottoli che colmano i fondovalle dei principali corsi d’acqua e dei loro affluenti come i sedimenti fluvio-lacustri della piana di Venafro del bacino del Fiume Volturno  e delle altre ridotte pianure della Provincia. La natura carsica dei massicci appenninici (Matese e Mainarde) produce una scarsa idrografia di superficie. Lo scorrimento dell’acqua meteorica, infatti, è minimo a causa della penetrazione di questa nella fitta rete di cavità ipogee, quali doline, inghiottitoi, pozzi, grotte, canyon carsici. Conseguentemente, numerose emergono le sorgenti ai piedi dei massicci montuosi, nei punti di contatto argilla-calcare o nelle fessurazioni del calcare.

L’assetto idrogeologico è dato da due fiumi principali il Volturno e Il Trigno con i suoi vari affluenti. Il massiccio del Matese è sede di un imponente acquifero sotterraneo: la sua enorme massa calcarea assorbe gli afflussi meteorici, piovosi e nevosi, grazie alla sua rapida dissoluzione carsica e, nelle zone di contatto calcare-flysh, dà luogo a numerose manifestazioni sorgentizie. Come si vede la morfologia, la geologia, la litologia, l’idrografia delle montagne in provincia è un po’ complicata ed esistono studi  cartografie delle aree instabili dal punto di vista idrogeologico, delle frane, della sismicità, ecc..link_r2

I nostri quattro  gruppi montuosi (Matese in ridotta  parte, Meta-Mainarde, Alto Molise e Montagnola) comprendono poi vallate, pascoli, boschi, incolti,  strade, fiumi, torrenti centri abitati, frazioni, aree archeologiche, chiese, castelli, ruderi di fabbricati in un mosaico di ambienti e paesaggi molto variegati.

Ai fini della pianificazione della rete dei sentieri in montagna da tempo è consolidata la classificazione delle aree montane in Settori Montuosi. I Settori sono una porzione di territorio con le caratteristiche geografiche e morfologiche omogenee  che in Provincia di Isernia coincidono con i gruppi  e sottogruppi  montuosi. Per esempio il sentiero 350 indica gruppo montuoso Alto Molise (Settore 300) e la cifra 50 sta indicare il numero del sentiero.

Nella cartografia seguente sono indicati i 4 settori con cui è stato distinta la Provincia di Isernia che corrispondono ai gruppi e sottogruppi montuosi facendo  parte  dell’Appennino meridionale e  centrale.

settori prov isernia

I CONFINI DEI SETTORI MONTUOSI IN PROVINCIA DI ISERNIA

 

Codice

Gruppo montuoso – denominazione

Confini

100

Matese (Parte) Confine regionale – fiume Volturno – fiume Vandra – fiume Cavaliere – fiume Carpino – piana di Carpinone – Lago di Pettoranello – il Guasto (valico di Castelpetroso) – torrente Rio – fiume Biferno – torrente Quirino – torrente Rio Cupo – Sella di Vinchiaturo – fiume Tammaro

200

Mainarde -Meta Confine regionale – fiume Vandra – S.S. 17 – fiume Carpino – fiume Cavaliere – fiume Vandra – fiume Volturno

300

Alto Molise Confine regionale – fiume Trigno – S.S. 650 – piana di Sessano – fiume Carpino – S.S. 17 – fiume Vandra

400

Montagnola Molisana Torrente Vella – Torella del Sannio – vallone delle Macchie – fiume Biferno – torrente Rio – il Guasto – lago di Petoranello – piana di Carpinone – fiume Carpino – piana di Sessano – S.S. 650 – fiume Trigno

Più in dettaglio nell’ambito del Settore montuoso 300 Alto Molise  si possono trovare i Sottosettori Montuosi che sono stati classificati in cinque attribuendo il nome della Montagna ritenuta più rappresentativa Sottosettore o (Sottogruppo) :  1. Monte Campo.  2  Sant’Onofrio   3. Monte Capraro  4. Monte Caraceno 5. Monte Pizzi


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