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La Quercia delle streghe o meglio di “Pinocchio” di Capannori, da gli alberi di Valido

Non potevamo che scrivere di  storia e leggende intorno a quest’albero, forse il più famoso d’Italia per la notevole quantità di articoli, foto, gruppi social, video, wikipedia e altro.  Censimento degli alberi monumentali d’Italia, anno 2017, a Capannori sono state censite 4 piante monumentali. Fra queste la Quercia delle streghe, come  roverella con circonferenza del tronco di 400 cm, (non è quindi una Farnia)  a quota 110 metri sul livello del mare. Da Wikipedia:  la Quercia delle Streghe o di Pinocchio (o Farnia delle Streghe )  presenta un’altezza di 15 metri, un tronco dalla circonferenza di circa 4 metri ed una chioma di oltre 40 metri di diametro, misure che consentono alla Quercia di essere classificata seconda in Toscana per dimensioni. La particolarità di questa pianta è la tendenza ad espandere la chioma in direzione parallela al terreno, cosa non comune in questa specie.

Localizzazione della quercia delle streghe

Un po’ di Storia

Sempre da Wikipedia: Nei primi anni del secolo scorso, alcuni vandali spezzarono alcuni rami sedendovici sopra. Successivamente, durante la seconda guerra mondiale la quercia fu individuata dagli occupatori nazisti come legna da ardere, ma poi il progetto di abbattere l’albero monumentale fortunatamente sfumò grazie alla mobilitazione degli abitanti di San Martino in Colle. In seguito negli anni Sessanta l’albero fu colpito da un fulmine che gli causò importanti danni.

Valido Capodarca  la descrive nei suoi libri agli iniizi degli anni 80. Egli scrive: La Quercia delle Streghe (questa) si trova nei pressi di Gragnano, frazione di Capannori (LU). Specie di appartenenza: benché venga definita da molti farnia, i caratteri sembrano più prossimi alla roverella, ma le cupole delle ghiande sono del cerro, ma cerro, di sicuro, non è.  Il nome: le deriva da una credenza popolare secondo la quale sui suoi rami in passato le streghe usassero tenere i loro sabba; sarebbe stato proprio l’andirivieni delle streghe a provocare i tipici contorcimenti dei rami.  L’età: da sfatare la fantasiosa idea che la quercia abbia 600 o addirittura 700 anni. Nel “Toscana, cento alberi da salvare”, del 1983, la pianta ha una circonferenza di m. 3,93 (ril. del 1981), la chioma ha un diametro di 37 metri. In “Alberi Monumentali della Toscana” del 2003 (ril. 2002) la circonferenza è di 4,21 e il diametro della chioma 38. I rilevamenti degli ultimi visitatori danno una circonferenza di m. 4,50. Dal 1981 al 2002 la circonferenza è aumentata di 28 cm in 21 anni, con un tasso di crescita di 1,35 cm l’anno. Supponendo una crescita costante, la quercia avrebbe raggiunto i 421 cm in circa 300 anni. Cifra approssimativa,ma la metà di quella favoleggiata. I 38 metri della chioma sono la media fra i 37 della direzione N-S e 39 della direzione E-O (sempre ril. del 2002). All’origine di questa disparità c’è un episodio avvenuto verso il 1930. Il suo proprietario, l’avvocato Giovanni Carrrara, nel 1981, racconta che una scolaresca in visita alla quercia (già allora, come ora, la pianta era oggetto di visite frequenti), si era appesa per gioco ad un lungo ramo che si protendeva verso sud, spezzandolo. Il proprietario di allora padre dell’avvocato, lo fece recidere. “Fosse accaduto oggi – diceva l’avvocato – l’avrei rimesso in sesto e quasi certamente si sarebbe risaldato”.
Durante la guerra, un reparto di panzer tedeschi usò l’ampio ombrello della chioma per mimetizzarvi i suoi carri armati. Al momento di andarsene, il comandante aveva ordinato di abbattere la quercia per rifornirsi di legna ma alla fine rinunciò; non, come racconta qualche sensazionalista ma poco credibile giornalista, per le proteste dei contadini (ma ve li immaginate i contadini schierarsi con i forconi davanti ai cannoni e alle mitragliatrici, e il colonnello tedesco che si spaventa e si fa intimidire?). Molto più semplicemente, la madre dell’avvocato parlava bene il tedesco e, con gentilezza e diplomazia, fece capire al militare il valore monumentale della pianta e l’opportunità di rifornirsi con le altre querce dei dintorni.
Colpita da un fulmine intorno al 1960 e da una malattia pochi anni dopo,la quercia ebbe sempre le cure necessarie a farla guarire. Morto parecchi anni fa l’avvocato, la proprietà della Quercia è passata alla figlia.
Da qualche tempo, qualcuno ha avuto l’idea di darle un nuovo nome “la Quercia di Pinocchio”, identificandola con quella sotto cui Pinocchio nascose i zecchini di Mangiafuoco.
Non si contano più le pubblicazioni che ne hanno parlato, e i riconoscimenti che la quercia ha ottenuto, a partire dal suo inserimento fra i 300 alberi monumentali d’Italia, nell’omonimo volume del Corpo Forestale.
Negli ultimi anni la quercia, continuando a espandersi, è andata ad appoggiare i suoi rami sull’argine al di là della stradina comunale che le passa a fianco, sì che i proprietari, per consentire il transito, sono stati costretti a puntellare i rami stessi con dei robusti pali.
Sopra l’argine, a pochi metri dalla strada, c’è una casa, dove da un quindicina di anni vive la pittrice Sandra Cortesi, che è felice di svegliarsi ogni mattina con la visione della quercia, che ha scelto come soggetto preferito dei suoi dipinti. La donna ama trascorrere lunghe ore sotto la quercia, e soprattutto ama ascoltare i registrare nella memoria i commenti dei visitatori che, provenienti da ogni dove, sostano incantati sotto la Quercia delle Streghe.

La leggenda e le fiaba  

Secondo la leggenda su questi rami e branche si riunivano le streghe, poi per riti magici o cose del genere i rami si sarebbero allungati  arrivando ad dimensione della chioma di 40 metri  tra le più grandi d’Italia. La Quercia ispirò Collodi nel suo Pinocchio, sarebbe quella dove il burattino più celebre del mondo nascose i denari  da cui sarebbe nato un albero pieno di zecchini d’oro. La quercia, nella fiaba, si trova lungo la strada per il paese dei Balocchi e dove Pinocchio venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le  quattro monete d’oro e vicino alla quale poi il burattino incontrò il Gatto e la Volpe, che lo convinsero a sotterrare i denari nel Campo dei Miracoli nella città di Acchiappacitrulli. Ma questa è un’altra storia.

 
Quercia delle streghe foto da Street view anno 2016 autorei Google

Della Quercia si riporta un articolo su la Stampa di Tiziano Fratus #homoradix

articolo su la Stampa di #homoradixarticolo

L’arboreto più antico d’Italia a Badia Prataglia (seconda parte)

L'arboreto più antico d'Italia a Badia PratagliaCi sono alberi che non si vedono tutti i giorni. Bisogna andare in giro per arboreti, orti botanici e giardini se si vuole cercare e studiare nuovi alberi. A Badia Prataglia in Toscana, nel Parco delle Foreste Casentinesi (forse il parco più boscoso d’Italia), c’è il più antico arboreto italiano, realizzato nel 1846 da Carlo Siemoni. Abbiamo visto alcuni esemplari anche grazie alla bibliografia disponibile già in rete. Fra gli alberi più grandi e di interesse ci sono le Thuje Plicate e la Sequoia, già descritte in un precedente articolo.

Abbiamo ripreso l’elenco delle specie presenti nell’arboreto. Buona parte sono state messe a dimora nel periodo che va dal 1835 al 1860. Ci pare opportuno riportarle alcune con qualche breve descrizione e curiosità.

COLLEZIONE DENDROLOGICA ARBORETO “CARLO SIEMONI” BADIA PRATAGLIA

1) Calocedrus decurrens (Torr.) Florin. Cedro da incenso. California, Oregon. Chiamato anche libocedro, pianta ornamentale. Il nome generico deriva dal greco ‘kalòs’ (bello) e dal latino ‘cedrus’, nome che designava una conifera; il nome specifico si riferisce alle foglie decorrenti sui rametti. Pianta a portamento variabile, pochi esemplari presenti in Italia. Solo in qualche parco, giardino e orto botanico (Napoli). Il suo legno è uno dei principali materiali utilizzati per la realizzazione di matite, facile da temperare.

2) Chamaecyparis lawsoniana (Murrey) Parl. Cipresso di Lawson. California occidentale, Oregon
ll Cipresso di Lawson può raggiungere nelle zone di origine, i 50 m di altezza. Ha foglie squamiformi, embricate e portate su rametti appiattiti. I coni maschili di color rosso intenso brillante Albero ornamentale in parchi e giardini. Ci sono molte forme e varietà diverse che si distinguono per il portamento e per le foglie. La pigna grande 0.8-1 cm, squame con sporgenze ben strette. Corteccia con solchi verticali a scaglie. Data la densità elevata della sua chioma è ideale per la nidificazione degli uccelli. Queste piante sono vicine al museo dell’arboreto.

 

Una breve visita all’arboreto più antico d’Italia a Badia Prataglia (prima parte)

ArboretoOccupandoci di grandi alberi, non poteva mancare una visita a Badia Prataglia nell’arboreto più antico d’Italia. Impiantato nel lontano 1848, data storica di inizio della prima guerra d’Indipendenza. Siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Il Granduca di Toscana Leopoldo II nel 1846 lo affidò alla gestione di un boemo Karl Siemon (Carlo Siemoni). Questi iniziò una raccolta di molte piante forestali provenienti da tutto il mondo, allo scopo di verificarne l’adattamento con l’ambiente dell’Appennino tosco-romagnolo nella prospettiva di impiegarle poi per i rimboschimenti. Abbiamo visitato l’arboreto che comprende molte specie. Noi di molisealberi raramente ci siamo trovati tante piante da riconoscere in spazi affascinanti come questo. Come al solito abbiamo pensato di fotografare alcuni grandi alberi. Siamo partiti da una Sequoia.

Sequoia sempervirens (Lamb) Endl. Sequoia. California, Oregon
Sequoia sempervirens (Lamb) Endl. Sequoia. California, Oregon

Interessante è una Thuja plicata Donn ex D. Don. chiamata il Cipresso rosso occidentale. Originario dell’America settentrionale con un tronco bello grosso e con i caratteristici rami arcuati. Queste piante raggiungono anche i 70 metri di altezza, ma bisogna andare in California e in Canada per vedere un po’ di giganti. Noi ci accontentiamo di questa di Badia Prataglia.

Ci vorrebbero arboreti come questi un po’ in tutta Italia. Quante sfumature di colori verdi si vedono dall’alto, uno spettacolo unico di un centinaio di alberi di diversa specie.

Vicino l’arboreto c’é un museo intitolato allo stesso Siemoni e realizzato nel 1985. Espone soprattutto le principali specie forestali spontanee e quelle introdotte in Italia: esemplari secchi incorniciati, sezioni di tronchi di alberi, legni intaccati da insetti, campioni di legni di specie forestali.

Regione Toscana – Elenco degli alberi monumentali censiti dal C.F.S.

ToscanaElenco degli esemplari censiti in Toscana che presentano le caratteristiche di maggiore interesse ambientale e culturale.

Comune Prov Località Genere Specie Circ.mt. Alt.mt. Nome comune Nome inglese
Arezzo AR Castelsecco Qurcus petraea Liebl. 4.37 20 rovere durmast oak
Arezzo AR Monsoglio Beccafico Qurcus petraea Liebl. 4.6 18.5 rovere durmast oak
Bucine AR Galatrona Cupressus sempervirens L. 4 23 cipresso Italian cypress
Chiusi della Verna AR Fattoria Fonte Farneta Cedrus atlantica Man. 5.6 20 cedro dell’Atlante Atlas cedar
Chiusi della Verna AR Fattoria Fonte Farneta Quercus cerris L. 3.6 18 cerro Turkey oak
Chiusi della Verna AR Foresta Monumentale Abies alba Mill. 4.8 44 abete bianco common silver fir
Chiusi della Verna AR Foresta della Verna Fagus sylvatica L. 4.15 28 faggio common beech
Chuisi della Verna AR Sarna Qurcus pubescens Willd. 4.6 18 roverella downy oak
Cortona AR San Pietro a Cegliolo Platanus orientalis L. 4.65 22 platano orientale oriental plane
Cortona AR S. Angelo Pinus pinea L. 3.1 22 pino domestico stone pine
Cortona AR San Pietro a Cegliolo Cupressus sempervirens L. 5.3 18 cipresso Italian cypress
Cortona AR San Pietro a Cegliola Popolus nigra L. 4.05 25 pioppo nero black poplar
Cortona AR Metegliano Sequoia gigantea Dec. 6.8 30 sequoia gigante giant sequoia
Cortona AR Metegliano Abies pinsapo Boiss. 2.75 23 abete di Spagna Spanish fir
Cortona AR Cerro Secondo Qurcus pubescens Willd. 4.5 25 roverella downy oak
Cortona AR Campaccio Sequoia gigantea Dec. 5.75 21 sequoia gigante giant sequoia
Cortona AR Pergo Platanus orientalis L.* 6.8 13.5 platano orientale oriental plane
Laterina AR Monsoglio Beccafico Quercus ilex L. 3.95 19 leccio holm oak
Laterina AR parco Fattoria Isola Abies pinsapo Boiss.* 4.18 31 abete di Spagna Spanish fir
Loro Ciuffenna AR Paterna Pinus pinea L. 4.2 25 pino domestico stone pine
Lucignano AR Villa Fabbriche Quercus ilex L. 4.3 23 leccio holm oak
Lucignano AR Fornace del Calcione Qurcus pubescens Willd. 4.34 15 roverella downy oak
Monte San Savino AR Villa Mancini Criptomeria japonica D. Don. 4.1 32 crittomeria Japanese red cedar
Monte San Savino AR Peschiera Qurcus pubescens Willd. 4.4 24 roverella downy oak
Montevarchi AR Lavanella Qurcus pubescens Willd. 4.3 25 roverella downy oak
Montevarchi AR Pendola Qurcus pubescens Willd. 4.1 25 roverella downy oak
Montevarchi AR Convento Cappuccini Quercus ilex L. 5.5 20 leccio holm oak
Pieve Santo Stefano AR Corleano Basso Qurcus pubescens Willd. 5.25 25 roverella downy oak
Pieve Santo Stefano AR Fognano Qurcus pubescens Willd. 4 14 roverella downy oak
Pieve Santo Stefano AR Gualanciole Quercus cerris L. 4.9 17 cerro Turkey oak
Pieve Santo Stefano AR La Casaccia Quercus ilex L. 3.55 15 leccio holm oak
Poppi AR Camaldoli Cedrus atlantica Man. 4 24 cedro dell’Atlante Atlas cedar
Poppi AR Metaleto Abies cephalonica Loud. 3.6 23 abete greco abete greco
Poppi AR Metaleto Castanea sativa Mill.* 8.8 19 castagno swett chestnut
Terranova Bracciolini AR Cicogna Sequoia gigantea Dec. 5 33 sequoia gigante giant sequoia
Bagno a Ripoli FI Fattoria Belmonte Quercus ilex L. 5.85 10 leccio holm oak
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Fagus sylvatica L. 3.32 27 faggio common beech
Barberino di Mugello FI Le Maschere Cedrus atlantica Man. 6.3 25 cedro dell’Atlante Atlas cedar
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Thuja gigantea Nutt. 8.43 26 tuia gigante western red cedar
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Sequoia sempervirens Endl. 6.09 45 sequoia sempreverde coast redwood
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Sequoia sempervirens Endl. 6.09 38 sequoia sempreverde coast redwood
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Picea abies K. 2.57 35 abete rosso spruce fir
Barberino di Mugello FI Villa Palagio – Cavallina Cedrus atlantica Man. 5.02 38 cedro dell’Atlante Atlas cedar
Borgo San Lorenzo FI parco Frescobaldi Qurcus petraea Liebl. 3.05 27 rovere durmast oak
Borgo San Lorenzo FI Serravalle Cedrus libani Barr. 6 23 cedro del Libano cedar of Lebanon
Cantagallo FI Luogomano Fagus sylvatica L. 4.8 20 faggio common beech
Firenze FI Piazza delle Belle Arti Libocedrus decurrens Torr. 5 30 libocedro incense cedar
Firenze FI Poggiosecco (ex Villa Casoni) Thuja occidentalis ? 6.3 23 tuia tuia
Firenze FI Villa Capponi Cupressus sempervirens L. 5.5 19 cipresso Italian cypress
Firenze FI Villa Fabbricotti Cedrus libani Barr. 7.6 24 cedro del Libano cedar of Lebanon
Firenze FI Villa della Petraia Cupressus sempervirens L. 5.4 30 cipresso Italian cypress
Firenze FI villa Torrigiani Celtis australis L. 5.5 32 bagolaro southern nettle tree
Gambassi Terme FI Giardino Quercus ilex L. 6.5 13 leccio holm oak
Gambassi Terme FI Peretola Quercus cerris L. 4 20 cerro Turkey oak
Greve in Chianti FI Castello di Uzzano Sequoia sempervirens Endl 5.3 25 sequoia sempreverde coast redwood
Montaione FI Castelfalfi Washingtonia filifera H.Wendl. 4 13 palma palm
Montaione FI Figline Qurcus petraea Liebl. 5.9 20 rovere durmast oak
Montaione FI Figline Quercus ilex L. 4.6 15 leccio holm oak
Reggello FI parco Sammezzano Sequoia sempervirens Endl.* 8.74 46 sequoia sempreverde coast redwood
Reggello FI Vallombrosa Fagus sylvatica L.* 3.3 20 faggio common beech
Reggello FI parco La Foresta Sequoia gigantea Dec. 5.7 30 sequoia gigante giant sequoia
Reggello FI parco Sammezzano Chamaecyparis lawsiniana Parl. 3.23 27 cipresso di Lawson Italian cypress di Lawson
San Casciano Val di Pesa FI Villa Vrindiavana Jubaea spectabilis H.B.& K. 3.92 12 palma del Cile Chilean palm del Cile
San Casciano Val di Pesa FI Villa Vrindiavana Arbutus andrachnoides Link. 1.63 11 corbezzolo della Grecia corbezzolo della Grecia
San Casciano Val di Pesa FI Fattoria Senzano Cedrus libani Barr. 6.03 25 cedro del Libano cedar of Lebanon
San Casciano Val di Pesa FI Cappuccini Cupressus sempervirens L. 5.5 16 cipresso Italian cypress
San Casciano Val di Pesa FI Caserotta Qurcus petraea Liebl. 5.14 18 rovere durmast oak
San Piero a Sieve FI parco Mozzate Cedrus libani Barr. 8.7 30 cedro del Libano cedar of Lebanon
Scarperia FI Senni Quercus robur L. 7.05 30 farnia English oak
Vicchio Mugello FI Campestri Cupressus sempervirens L.* 5.73 15 cipresso Italian cypress
Vinci FI Faltognano Quercus ilex L. 5.2 19 leccio holm oak
Castell’Azzara GR Piana del Castagneto Castanea sativa Mill. 7.5 12 castagno swett chestnut
Castell’Azzara GR Piana del Castagneto Castanea sativa Mill. 6 12 castagno swett chestnut
Castell’Azzara GR Aiaccia di Selvena Castanea sativa Mill. 6.5 12 castagno swett chestnut
Castiglione della Pescaia GR Roccamare Pinus pinea L. 4.9 20 pino domestico stone pine
Manciano GR torrente Elsa Quercus farnetto Ten.* 4.75 30 farnetto Hungarian oak
Manciano GR Pozzini Olea europaea L. 5.6 16 olivo olive
Scansano GR Ripa Rossa I Phyllirea variabilis L. 1.45 6 fillirea o lillatro mock privet o lillatro
Semproniano GR Fabbianello Olea europaea L. 5.4 22 olivo olive
Campiglia Marittima LI Venturina – La Sterpaia Qurcus petraea Liebl.* 5.9 22 rovere durmast oak
Capoliveri LI Lacona Pinus pinea L. 4.3 13 pino domestico stone pine
Castagneto Carducci LI Via Bolgherese – Podere Pineta Quercus ilex L. 4.1 23 leccio holm oak
Castagneto Carducci LI Bolgheri Cupressus sempervirens L.* 1.7 20 cipresso Italian cypress
Piombino LI Beratti – S. Antonio Qurcus petraea Liebl. 4.15 15 rovere durmast oak
Porto azzurro LI Monserrato Pinus pinea L. 4.5 15 pino domestico stone pine
Bagni di Lucca LU Bagni Caldi Ginkgo biloba L. 3.6 30 gingo maidenhair tree
Bagni di Lucca LU parco comunale Criptomeria japonica D. Don. 2.45 23 crittomeria Japanese red cedar
Barga LU Sul Fosso Cedrus libani Barr. 6 20 cedro del Libano cedar of Lebanon
Barga LU Cima Abetaio Castanea sativa Mill. 8.6 15 castagno swett chestnut
Borgo a Mozzano LU Foce dell’Aquila Fagus sylvatica L. 6 20 faggio common beech
Camporgiano LU Cascine Qurcus petraea Liebl. 4.8 20 rovere durmast oak
Capannori LU Villa Minutoli di Vorno Liriodendron tulipifera L. 5.65 25 liriodendro tulip tree
Capannori LU Gragnano – Villa Carrara Quercus robur L.* 4 22 farnia English oak
Castelnuovo Garfagnana LU Boccasciutta Libocedrus decurrens Torr. 4.7 30 libocedro incense cedar
Castelnuovo in Garfagnana LU Boccasciutta Abies alba Mill. 4.05 25 abete bianco common silver fir
Coreglia Intelminelli LU Mulinetto Castanea sativa Mill. 6.5 25 castagno swett chestnut
Coreglia Intelminelli LU Camporigi Castanea sativa Mill. 6.8 25 castagno swett chestnut
Lucca LU Villa Querci Sequoia sempervirens Endl. 5.16 42 sequoia sempreverde coast redwood
Lucca LU Villa Querci Liriodendron tulipifera L.* 6.4 30 liriodendro tulip tree
Lucca LU Villa Ducale Quercus ilex L. 5.02 23 leccio holm oak
Lucca LU Orto Botanico Ginkgo biloba L. 2.28 23 gingo maidenhair tree
Lucca LU Orto Botanico Cedrus libani Barr. 5.76 22 cedro del Libano cedar of Lebanon
San Romano Garfagnana LU Alpe di Caprignana Fagus sylvatica L. 3.8 25 faggio common beech
San Romano Garfagnana LU Faggioni Fagus sylvatica L. 4 20 faggio common beech
San Romano Garfagnana LU Alpe di Caprignana Fagus sylvatica L. 4.21 25 faggio common beech
Sillano LU Ospedaletto Fagus sylvatica L. 3.67 23 faggio common beech
Sillano LU Prato Maleta Castanea sativa Mill. 6.4 15 castagno swett chestnut
Sillano LU Monte Tondo Fagus sylvatica L. 3.1 20 faggio common beech
Sillano LU Merizzi Fagus sylvatica L. 3.2 22 faggio common beech
Sillano LU Capanne di Sillano Fagus sylvatica L. 4 25 faggio common beech
Stazema LU Via della Madonna Abies alba Mill. 4.39 25 abete bianco common silver fir
Vagli Sotto LU Pozzola Castanea sativa Mill. 9.5 20 castagno swett chestnut
Vergemoli LU Talceto Castanea sativa Mill. 5.5 15 castagno swett chestnut
Vergemoli LU Corterecchia Castanea sativa Mill. 6.6 19 castagno swett chestnut
Villacolleamandina LU Falascheto Sorbus aria Crantz 2.02 10 sorbo montano sorbo montano
Fosdinovo MS Posterla Qurcus pubescens Willd. ? 4.85 24 roverella ? downy oak ?
Pontremoli MS Chiosi Cedrus libani Barr. 6.25 28 cedro del Libano cedar of Lebanon
Pontremoli MS Villa Dosi Cedrus libani Barr. 6 30 cedro del Libano cedar of Lebanon
Crespina PI Vallisonsi Qurcus petraea Liebl. 4.5 30 rovere durmast oak
Crespina PI Villa Guardavalle Quercus ilex L. 3.85 30 leccio holm oak
Crespina PI Villa Guardavalle Taxodium distichum Rich. 4.2 28 cipresso calvo Italian cypress calvo
Crespina PI Vallisonsi Quercus ilex L. 4 25 leccio holm oak
Pomarance PI Piano di Trossa Quercus ilex L. 4.4 10 leccio holm oak
Ponsacco PI Burraia – ten Camugliano Quercus cerris L. 4.42 25 cerro Turkey oak
Ponsacco PI Ragnaia – tenuta Camugliano Qurcus petraea Liebl. 4.7 30 rovere durmast oak
Pontedera PI La Cava Platanus orientalis L. 5.1 45 platano orientale oriental plane
Terricciola PI Pieve a Pitti Qurcus petraea Liebl. 5.1 20 rovere durmast oak
Volterra PI S. Anastasio Quercus ilex L. 5.2 25 leccio holm oak
Volterra PI Prato d’Erara Quercus Morisii Borzi’ 5 30 leccio – sughera holm oak – sughera
Volterra PI Pignano Qurcus pubescens Willd. 4.1 18 roverella downy oak
Volterra PI Molino d’Era Quercus crenata Lam. 5.5 30 cerro sughera Turkey oak sughera
Abetone PT La Crocina Abies alba Mill. 4.5 42 abete bianco common silver fir
Cutigliano PT piazza della Chiesa Acer pseudoplatanus L. 4.95 15 acero montano sycamore
Lamporecchio PT Casa Farabonzi Qurcus pubescens Willd. 4.3 28 roverella downy oak
Montecatini PT parco Terme – Torretta Qurcus pubescens Willd. 4.4 18 roverella downy oak
Piteglio PT Macchia Antonini Abies alba Mill. 4.9 22 abete bianco common silver fir
San Marcello Pistoiese PT Mavigliana Quercus cerris L. 4.6 23 cerro Turkey oak
San Marcello Pistoiese PT Capannone Fagus sylvatica L. 3.4 25 faggio common beech
San Marcello Pistoiese PT Montaglione Quercus cerris L. 4.8 20 cerro Turkey oak
San Marcello Pistoiese PT parco Lodolo Araucaria araucana K.Koch. 1.9 10 araucaria araucaria
San Marcello Pistoiese PT parco Lodolo Tuya gigantea Nitt. 6.9 30 tuia gigante western red cedar
San Marcello Pistoiese PT parco Quercetta Quercus cerris L.* 6 30 cerro Turkey oak
Sanbuca Pistoiese PT Aquerino – Le Valli Fagus sylvatica L. 7.45 25 faggio common beech
Serravalle Pistoiese PT Lanciole Quercus ilex L. 5.3 25 leccio holm oak
Castelnuovo Berardenga SI Castello Montalto Quercus cerris L. 4.4 27 cerro Turkey oak
Castelnuovo Berengarda SI Bossi Qurcus pubescens Willd. 4.05 21 roverella downy oak
Castelnuovo Berengarda SI Barbaione Qurcus pubescens Willd. 4.5 20 roverella downy oak
Castiglione d’Orcia SI fraz. Vivo – Eremo Ailanthus altissima Swingle 3.2 27 ailanto ailanto
Cetona SI Palazzina Qurcus pubescens Willd. 4.84 32 roverella downy oak
Cetona SI Le Piazze Qurcus pubescens Willd. 4.73 31 roverella downy oak
Chianciano Terme SI S.S. 146 Qurcus pubescens Willd. 4.1 29 roverella downy oak
Chiusdino SI Seggi Quercus cerris L. 4.35 34 cerro Turkey oak
Chiusi SI Podere San Giovanni Qurcus pubescens Willd. 5.2 19 roverella downy oak
Colle Val d’Elsa SI Mugnano Qurcus pubescens Willd. 3.05 21 roverella downy oak
Gaiole in Chianti SI Badia Coltibuono Cedrus libani Barr. 7.5 20 cedro del Libano cedar of Lebanon
Gaiole in Chianti SI Brolio Pseudotsuga douglasii Carr. 3.55 42 douglasia Douglas fir
Gaiole in Chianti SI Castello di Broglio Sterculia platanifolia L. 2.9 11 sterculia sterculia
Montalcino SI Fiesole Qurcus pubescens Willd. 4.25 21 roverella downy oak
Montepulciano SI Madonna delle Querce Quercus ilex L. 4.1 19 leccio holm oak
Monteriggioni SI Poggiolo Quercus ilex L. 4.3 19 leccio holm oak
Monteriggioni SI Scorgiano Cedrus atlantica Man. 5.3 32 cedro dell’Atlante Atlas cedar
Monteriggioni SI Sensano Qurcus pubescens Willd. 4.65 19 roverella downy oak
Monticiano SI Isea Quercus ilex L. 3.35 16 leccio holm oak
Murlo SI Poggio Martini – Olivello Juniperus macrocarpa S. et Z. 1 10 ginepro coccolone plum juniper coccolone
Piancastagnaio SI Poggio Grillo Quercus ilex L. 6.8 23 leccio holm oak
Pienza SI Podere Fontanelle Qurcus pubescens Willd. 4.12 25 roverella downy oak
Pienza SI Le Checche Qurcus pubescens Willd. 4.5 22 roverella downy oak
Radicondoli SI Anqua Quercus ilex L. 4.3 21 leccio holm oak
San Casciano dei Bagni SI Macetona Cupressus sempervirens L. 3.57 21 cipresso Italian cypress
San Gimignano SI Cusona Qurcus pubescens Willd. 4.65 25 roverella downy oak
San Gimignano SI Racciano – La Ginestra Qurcus pubescens Willd. 4.75 26 roverella downy oak
San Gimignano SI centro abitato Celtis australis L.* 4.7 25 bagolaro southern nettle tree
Siena SI S. Abbondio Quercus ilex L. 4.05 21 leccio holm oak
Sinalunga SI Carpineta Qurcus pubescens Willd. 4.1 22 roverella downy oak
Sinalunga SI La Fratta Cedrus deodara Loud. 4 20 cedro dell’Himalaya deodar
Torrita di Siena SI Capannone Quercus pubescens Willd. 5.25 25 roverella downy oak

* esemplare ritenuto di eccezionale valore storico o monumentale

I dati sono forniti dal sito del Corpo Forestale dello Stato

Regione Toscana – Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e modifica dell’art. 3 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49. – Legge Regionale 13 agosto 1998, n. 60

B.U.R. n. 31  del 24.08.98

ARTICOLO 1 (Finalita’)

1. Allo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e il paesaggio della regione, la presente legge detta norme per l’individuazione degli alberi monumentali di alto pregio naturalistico e storico, di interesse paesaggistico e culturale.

ARTICOLO 2 (Definizione)

1. Ai fini della presente legge sono considerati alberi monumentali di alto pregio naturalistico e storico:

a) gli alberi isolati o facenti parte di formazioni boschive naturali o artificiali che per eta’ o dimensioni possono essere considerati come rari esempi di maestosita’ o longevita’; b) gli alberi che hanno un preciso riferimento a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico o culturale o a tradizioni locali.

ARTICOLO 3 (Elenco regionale degli alberi monumentali)

1. E’ istituito, presso la Giunta regionale, l’elenco regionale degli alberi monumentali.

2. L’inserimento nell’elenco regionale degli alberi monumentali avviene su proposta dei comuni, ovvero dei soggetti gestori di cui all’articolo 6 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49, ” Norme sui parchi, le riserva naturali e le aree naturali protette di interesse locale” se territorialmente competenti, in seguito definiti soggetti gestori. L’inserimento puo’ avvenire anche a seguito di segnalazione di singoli cittadini ai comuni o agli enti gestori; in tal caso detti enti sono tenuti a trasmettere la segnalazione alla Giunta regionale, entro 60 giorni dal ricevimento, corredata dal loro parere trasmesso contestualmente al cittadino o all’associazione interessata.

3. La Giunta regionale provvede, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, a definire i contenuti informativi tramite una scheda tipo per la presentazione delle proposte di inserimento nell’elenco, che deve contenere almeno i dati caratteristici di vegetazione e i criteri di tutela di cui all’art. 1.

4. La Giunta regionale acquisito il parere della Consulta tecnica di cui all’articolo 3 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49, sulle proposte pervenute ai sensi del comma 2, predispone e aggiorna, di norma annualmente, l’elenco degli alberi monumentali.

5. In prima attuazione l’elenco e’ predisposto dalla Giunta regionale entro un anno dell’entrata in vigore della presente legge; le proposte di cui al comma 2 pervengono dai soggetti proponenti alla Giunta regionale entro 90 giorni dall’adozione, da parte di quest’ultima, dell’atto di definizione dei contenuti informativi di cui al comma 3.

6. I comuni territorialmente competenti, ovvero i soggetti gestori, operano gli adeguamenti necessari degli strumenti di pianificazione per l’individuazione delle aree di pertinenza agli alberi monumentali e l’adozione delle relative tutele.

7. L’ARSIA e l’ARPAT, nell’ambito delle rispettive competenze, assicurano l’assistenza per gli aspetti agronomici e di fitopatologia agli alberi dell’elenco di cui al comma 1.

ARTICOLO 4 (Modifica dell’art. 3 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49)

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49 e’ aggiunta la seguente: “d bis) predisposizione e aggiornamento dell’elenco regionale degli alberi monumentali”

ARTICOLO 5 (Tutela e valorizzazione)

1. Gli alberi inseriti nell’elenco sono segnalati in loco come ” Albero monumentale protetto. LR 60/98″.

2. La Giunta regionale e gli di Enti cui all’articolo 3 comma 2 promuovono iniziative di pubblicizzazione e valorizzazione degli alberi inclusi nell’elenco, al fine di divulgarne la conoscenza, il significato della tutela nonche’ per migliorare il contesto territoriale e ambientale circostante.

ARTICOLO 6 (Abbattimento)

1. L’abbattimento di alberi inclusi nell’elenco di cui all’articolo 3, avviene per esigenze di pubblica incolumita’ o per esigenze fitosanitarie, e comunque dopo aver accertato l’impossibilita’ ad adottare soluzioni alternative. In questo caso l’abbattimento viene autorizzato dai comuni ovvero dai soggetti gestori, previa acquisizione di una perizia tecnica.

ARTICOLO 7 (Sanzioni amministrative)

1. Chiunque abbatta senza l’autorizzazione di cui all’articolo 6, o danneggi alberi sottoposti a tutela della presente legge, e’ assoggettato a una sanzione amministrativa da un minimo di L. 1.000.000 ad un massimo di L. 10.000.000 per ogni albero abbattuto.

2. L’area di pertinenza delle piante abbattute senza autorizzazione non puo’ essere utilizzata per diversa destinazione; ad essa si applica la disposizione di cui all’articolo 8, comma 1.

3. All’applicazione delle sanzioni di cui al primo comma provvedono i comuni ovvero i soggetti gestori nel cui territorio e’ stata commessa la violazione con le modalita’ di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, nonche’ della legge regionale 12 novembre 1993 n. 85. Il comune ovvero i soggetti gestori incamerato i relativi proventi che destinano prioritariamente alla cura, tutela, valorizzazione e reimpianto degli alberi monumentali ed eventualmente alle cure colturali dell’alberatura pubblica.

ARTICOLO 8 (Obbligo di reimpianto)

1. In caso di abbattimento i comuni ovvero i soggetti gestori dispongono l’obbligo del reimpianto di specie vegetali analoghe a quelle abbattute.

2. Qualora non si ottemperi all’obbligo previsto dal precedente comma entro il termine assegnato per il reimpianto, il comune ovvero i soggetti gestori provvedono d’ufficio e gli inadempimenti sono assoggettati a una sanzione amministrativa pari all’importo minimo previsto dall’articolo 7 comma 1, oltre al rimborso delle spese eventualmente sostenute.

3. L’atto emanato ai sensi del comma 1 individua anche il soggetto obbligato ad assicurare le cure colturali e la conservazione. In caso di inadempienza vengono ulteriormente applicate le sanzioni previste dal comma 2.

ARTICOLO 9 (Abrogazione)

1. E’ abrogato l’articolo 8 della legge regionale 8 novembre 1982, n. 82