Castelpetroso – Monte Patalecchia: il Faggio di Fonte dei Faggi

Specie: Fagus Sylvatica L.
Nome Comune: Faggio
Circonferenza (mt): 2.90
Altezza (mt): 17
Quota Slm (mt): 1000

Si sale sulla brecciata per Monte Patalecchia. Montagna molto conosciuta per la presenza delle antenne e di un panorama a 360 gradi da cui si vede un po’ tutto il Molise: le pianure, le montagne ed i boschi, ma non solo, anche le pale eoliche, il grigio riflesso di pannelli solari, il bianco delle cave. Per un turista che vuole vedere un po’ meglio il Molise, Monte Patalecchia é d’obbligo per una camminata anche perchè sta al di sopra del Santuario della Madonna di Castelpetroso, protettrice e patrona del Molise.

Conosciamo meglio il nostro faggio. Salendo dalla Cappella dell’apparizione di Castelpetroso, per intenderci dove c’è una sbarra di ferro, si arriva dopo un po’ ad un bivio a circa 1080 mslm. (non si deve proseguire per Monte Patalecchia). Qui si devia a sinistra, ed inizia una traccia sull’erba. Si prosegue per circa 800 mt sempre mantenedosi in quota per trovarsi in un’area di sosta non più percorribile con mezzi meccanici. Lasciate le automobili, o meglio la bicicletta, a destra in salita si vede un giovane rimboschimento a cedro, abeti e altre specie. A sinistra sotto c’è un bosco misto e una pineta. Dall’area di sosta si scende nella pineta-bosco in direzione Nord. Si raggiunge un evidente vallone e un fosso, un po’ pericoloso, per la presenza di ciottoli e brecciame. Tenendosi sulla sinistra del vallone e facendo un po’ di silenzio a quota intorno ai 1000 si dovrebbe sentire il rumore dell’acqua. Tra la pineta ed una piccola faggeta si giunge a Fonte dei Faggi.

Qui c’è una debole traccia di sentiero. Proprio vicino alla sorgente chiamata “Fonte dei Faggi” un grosso faggio secolare che abbiamo battezzato “Il Faggio di Fonte dei Faggi” (scusate il gioco di parole). Un attento accompagnatore mi ha fatto notare che sulla corteccia di questo “patriarca” c’era una scritta a circa 4 mt da terra ormai ben evidente con la parola “ITALIA” e una stella. Crescendo con la pianta la scritta é diventata sempre più grande. Dalla sorgente in vicinanza un’acqua chiara fresca e fredda (parafrasando il poeta). Farsi accompagnare, visto le pendenze elevate.

Castelpetroso: il Faggio di Fonte dei Faggi
Castelpetroso: il Faggio di Fonte dei Faggi

 

Castelpetroso il Faggio di Fonte dei Faggi
Castelpetroso il Faggio di Fonte dei Faggi

 


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