Archivi della categoria: I Grandi Alberi del Molise

I Grandi Alberi del Molise

Le fustaie di cerro del Molise. Uno studio del Centro di Ricerca per la Selvicoltura

fustaieCosì ci scrive Paolo Cantiani in merito alla  richiesta di pubblicazione sul nostro sito del suo studio e che riportiamo in questo post: “Potete citare tutto dove ritenete più opportuno, ne sono solo lusingato e credo che certi tasselli della nostra storia recente, ma anche dell’attualità debbano essere divulgati…. Il caso ha voluto che anch’io abbia amato e lavorato in Molise. E’ stato un caso, ma un caso molto fortunato. La sua (rivolto a noi di molisealberi) terra ha ancora dei valori importanti. E’ una cosa per la quale andare molto fieri. Sono felice di avervi incontrato e veramente buon lavoro appassionato”.

Un ringraziamento è stato il minimo che potevamo fare a Paolo Cantiani. Troviamo sempre persone fuori regione che apprezzano il nostro Molise. Queste parole rendono orgogliosi un po’ tutti i molisani anche perchè dette da ricercatori che studiano giornalmente le foreste e che vivono di pane-alberi e boschi tutti gli anni. D’altronde di anni ce ne vogliono sempre di più visto che noi viviamo molto poco, 80-100 anni, rispetto ad un albero che puó vivere fino a 7000 anni.

Vediamo brevemente il lavoro pubblicato negli annali del Centro Ricerche per la Selvicoltura Vol 36, 2009-2010 pag 25-36, autori: Paolo Cantiani, Fabrizio Ferretti, Francesco Pelleri, Dalila Sansone, Giovanni Tagliente. Premesso che noi di molisealberi non siamo sempre “all’altezza” paragonandoci ai grandi alberi, abbiamo più o meno capito che è stata svolta un’ indagine sul trattamento delle Cerrete del Molise analizzando i piani d’assestamento ed altra documentazione storica. Nel territorio di un Comune (Carovilli) è stata analizzata “l’efficacia del trattamento applicato alla cerreta, valutando come le scelte gestionali abbiano influito sulla struttura di quattro popolamenti e stadi evolutivi successivi. L’Analisi conferma l’efficacia a tagli successivi delle fustaie di cerro del Molise”.

Che significa tagli successivi per chi non è addetto ai lavori? Diciamo che è una tecnica di rinnovazione e che oggi è lo strumento migliore per garantire le perpetuità delle cerrete. Questa rappresenta l’elemento gestionale più efficace per la stabilità delle stesse formazioni. O meglio, come si afferma nelle discussioni e conclusioni dello studio “le Fustaie di cerro del Molise rappresentano un valido e utile laboratorio per la sperimentazione sul trattamento della specie in Appennino. La persistenza nel territorio regionale della funzione produttiva di questa formazione, pur con variazioni nella tipologia di assortimenti prodotti per le diverse richieste del mercato nel tempo, ha fatto sì che le cerrete molisane siano state, e siano tuttora attivamente gestite”.

Noi di moliseaberi non possiamo che essere doppiamente contenti in quanto come si dice nello studio la pianificazione forestale in Molise è stata, ed è ancora oggi, particolarmente attiva. Obiettivo del lavoro è stato quello di fornire un contributo alla conoscenza delle modalità del trattamento delle cerrete molisane che sia di utilità per le scelte selvicolturali del futuro.

E’ possibile scaricare lo studio qui
Fonte: http://ojs-cra.cilea.it/index.php/asr/article/view/817

Un resoconto più semplice dello studio e del lavoro del Dr. Cantiani e del suo staff all’Università del Molise durante le giornate forestali molisane del 2011 potete scaricarlo qui
Fonte: http://web.unimol.it/Vecchio%20sito%20Unimol/serviziweb.unimol.it/unimol/eventi/Sim2011/cantiani.pdf

Elenco definitivo degli alberi monumentali in Provincia di Isernia

Mappa Provincia d'Isernia

Elenco definitivo degli alberi monumentali della Regione Molise (Provincia di Isernia)
Legge Regionale 48/2005
Fonte: Regione Molise

Comune Località Nome Comune Circonf. cm. proprietà
ACQUAVIVA DI ISERNIA S.OVINO Roverella 370,00 privata
AGNONE MONTECASTELBARONE Faggio 460,00 pubblica
CANTALUPO DEL SANNIO STAZIONE. IP Pioppo tremolo 300,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO TAVERNA CESE Pino domestico 360,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO CENTRO ABITATO Pino domestico 335,00 privata
CANTALUPO DEL SANNIO CIMITERO Roverella 670,00 privata
CAROVILLI CAMPO LUNGO Cerro 300,00 privata
CAROVILLI CAMPO LUNGO Cerro 485,00 privata
CASTEL DEL GIUDICE LE VIGNE Cerro 560,00 pubblica
CASTELPETROSO FONTE LA CRETA Roverella 430,00 privata
CASTELPETROSO INDIPRETE Roverella 480,00 privata
CASTELPETROSO PASTENA Roverella 420,00 privata
CASTELVERRINO SERRONE RIZZELLO Roverella 360,00 privata
CASTELVERRINO SERRONE RIZZELLO Roverella 420,00 privata
CERRO AL VOLTURNO S. VITTORINO Roverella 550,00 privata
CHIAUCI CENTRO ABITATO Cerro 340,00 pubblica
CHIAUCI MARRANGONE Roverella 445,00 privata
CIVITANOVA DEL SANNIO BIVIO CASELLE SAN LORENZO Faggio 360,00 pubblica
CIVITANOVA DEL SANNIO VALLE BANCA Faggio 570,00 pubblica
CONCA CASALE VILLA COMUNALE Platano 520,00 pubblica
FILIGNANO VALLE Roverella 360,00 pubblica
FORLI’ DEL SANNIO MACCHIA Roverella 480,00 privata
FORLI’ DEL SANNIO VIGNA DEL DUCA Cerro 315,00 privata
FORLI’ DEL SANNIO VIGNA DEL DUCA Roverella 310,00 privata
FROSOLONE GRISCIATA Faggio 360,00 pubblica
FROSOLONE VIA DANTE (chiesa cappuccini) Tiglio 360,00 chiesa
FROSOLONE VIA COTATRI (San Pietro in valle) Roverella 620,00 privata
FROSOLONE GRISCIATA Faggio 465,00 pubblica
ISERNIA BRECCELLE Roverella 450,00 privata
ISERNIA TREMOLICCI Pino domestico 390,00 privata
LONGANO CENTRO ABITATO Tiglio 353,00 pubblica
LONGANO TRIGNETE Roverella 550,00 privata
MACCHIAGODENA SAN. MATTEO Roverella 460,00 privata
MACCHIAGODENA MASSERIA CIOCCHI Rovere 420,00 privata
MIRANDA BOSCO SAN ANDRINO Faggio 400,00 pubblica
MONTAQUILA S. LUCIA Roverella 390,00 pubblica
MONTENERO VALCOCCHIARA S. ILARIO Tiglio 320,00 pubblica
PESCHE TAVERNA Roverella 370,00 privata
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 440,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 570,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 530,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 350,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 350,00 pubblica
PIZZONE VALLE FIORITA Faggio 535,00 pubblica
PIZZONE PERIFERIA Roverella 460,00 pubblica
PIZZONE VALLE URA Acero montano 670,00 pubblica
PIZZONE VALLE URA Faggio 350,00 pubblica
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 410,00 privata
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 390,00 privata
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 470,00 pubblica
POGGIO SANNITA S. CATALDO Roverella 350,00 privata
POZZILLI FEUCIARO Olivo 540,00 privata
POZZILLI BELVEDERE Roverella 360,00 privata
POZZILLI STARZE Roverella 390,00 privata
POZZILLI PARCO NEUROMED Olivo 430,00 privata
RIONERO SANNITICO CASTIGLIONE Roverella 510,00 privata
RIONERO SANNITICO CASTIGLIONE Roverella 390,00 privata
ROCCAMANDOLFI CASALICCHIO Salicone 480,00 pubblica
ROCCAMANDOLFI CAMPITELLO Faggio 385,00 pubblica
ROCCAMANDOLFI ORTOCATENA Faggio 485,00 pubblica
ROCCHETTA A VOLTURNO CENTRO ABITATO Roverella 660,00 privata
ROCCHETTA A VOLTURNO COLLE IARNOLO Roverella 585,00 privata
ROCCHETTA A VOLTURNO FRAZ. CASTELN. A VOLTURNO Roverella 640,00 privata
SAN PIETRO AVELLANA SANT’AMICO Cerro 320,00 privata
SANTA MARIA DEL MOLISE CAGNACCI Roverella 310,00 privata
SANTA MARIA DEL MOLISE CAGNACCI Roverella 430,00 privata
SCAPOLI CROCEVIA Roverella 462,00 privata
SESSANO DEL MOLISE CASTIGLIONE Tiglio 330,00 pubblica
SESTO CAMPANO RONTORTO Pioppo tremolo 620,00 privata
VASTOGIRARDI S. NICOLA Faggio 695,00 pubblica

Elenco definitivo degli alberi monumentali in Provincia di Campobasso

Mappa Provincia di Campobasso

Elenco definitivo degli alberi monumentali della Regione Molise (Provincia di Campobasso)
Legge Regionale 48/2005
Fonte: Regione Molise

Comune Località Nome Comune Circonf. cm. Proprietà
BUSSO C.DA PIANE Vollonea 350 privata
BARANELLO C. da CAPPELLA Leccio 350 chiesa
BARANELLO BOSCO MONTE VAIRANO Roverella 305 pubblica
BARANELLO C.da CAPPELLA Roverella 395 chiesa
BARANELLO C.da CAPPELLA Tiglio 705 chiesa
GILDONE C.DA CUPA Roverella 400 privata
GILDONE S. MARIA A QUADRANO Roverella 605 privata
GILDONE S. MARIA A QUADRANO Roverella 490 privata
SANT’ANGELO LIMOSANO FONTE S. PIETRO Cerro 395 pubblica
PETRELLA TIFERNINA ACQUA ROSELLO Roverella 515 privata
MONTEFALCONE NEL SANNIO STRADA PROVINCIALE Roverella 340 privata
SANT’ANGELO LIMOSANO CASCAPERA Roverella 345 privata
PETACCIATO VIA NOVARA Roverella 320 privata
LUPARA FARA Roverella 490 privata
LUPARA FARA Roverella 500 privata
GUALDIALFIERA CAMPO CARRINO Roverella 415 privata
GUALDIALFIERA COLLE DI VALLECUPA Roverella 415 privata
GUALDIALFIERA FONTE CIRELLA Roverella 430 privata
GUALDIALFIERA COLLE DI VALLE CUPA Roverella 450 privata
GUALDIALFIERA COLLE DI VALLE CUPA Roverella 450 privata
CASTELBOTTACCIO VIGNALE Roverella 435 privata
LUPARA CUPA Roverella 700 privata
LUPARA FARA Roverella 350 privata
CAMPOBASSO VIA MAZZINI Sequoia 600 pubblica
CAMPOBASSO P.ZZA C. BATTISTA Sequoia 395 pubblica
CAMPOBASSO CENTRO POTITO Sequoia 380 privata
CERCEPICCOLA CENTRO ABITATO Leccio 350 pubblica
CERCEPICCOLA CASALE Farnia 380 privata
CERCEMAGGIORE PISCERO Olmo 365 privata
CERCEMAGGIORE SELVAPIANA Cerro 400 privata
CERCEMAGGIORE SELVAPIANA Cerro 420 privata
CERCEMAGGIORE COPPARI Rovere 462 privata
CERCEMAGGIORE COPPARI Rovere 378 privata
CERCEMAGGIORE COPPARI Cerro 360 privata
SAN GIULIANO DEL SANNIO S. BENEDETTO Farnia 495 privata
SAN GIULIANO DEL SANNIO LOC. TOMOLICCIO Rovere 400 privata
SAN GIULIANO DEL SANNIO PIAZZA DELLA LIBERTÀ Tiglio 350 pubblica
SEPINO MACCHIA Cerro 330 privata
SEPINO PONTE DELLE TAVOLE Roverella 410 privata
SEPINO PONTE DELLE TAVOLE Cerro 435 privata
SEPINO ARCO Cerro 360 privata
SEPINO RIO VERDARO Roverella 490 privata
SEPINO RIO VERDARO Cerro 380 privata
GUARDIAREGIA PAGLIRONE Roverella 315 privata
JELSI PIETRA BIANCA Roverella 450 privata
JELSI MASSERIA MIOZZI Roverella 410 privata
JELSI SERRE – SOGLI Roverella 510 privata
JELSI FASCIA Sughera 250 privata
JELSI SERRE Roverella 420 privata
JELSI MASSERIE PAPALI Roverella 600 privata
JELSI S. MARTINO COCOZZA Roverella 495 privata
JELSI GROTTE Roverella 380 privata
JELSI MASSERIA DELLA TRITOLA Roverella 450 privata
JELSI CAPO D’ACQUA Roverella 520 privata
JELSI S. URBANO Roverella 550 privata
GAMBATESA MACCHIA S.MAURO Roverella 430 privata
GAMBATESA DEFENSA Roverella 510 privata
TUFARA CODACCHIO Roverella 635 privata
LARINO GUARENZA Roverella 400 pubblica
CASACALENDA PICINECA Roverella 380 privata
LARINO PORCO PULEDRI Roverella 350 privata
MONTORIO NEI FRENTANI PIETRAGROSSA Roverella 370 pubblica
MONTELONGO DIFESA Roverella 325 privata
TORELLA DEL SANNIO COSTARELLE Roverella 370 privata
TORELLA DEL SANNIO PETRALE Roverella 373 privata
MOLISE CENTRO ABITATO Roverella 370 privata
MOLISE CENTRO ABITATO Roverella 350 privata
MOLISE CENTRO ABITATO Roverella 335 privata
CASTROPIGNANO ROCCASPROMONTE Roverella 350 privata
CASTROPIGNANO ROCCASPROMONTE Roverella 375 privata
CASTROPIGNANO ROCCASPROMONTE Roverella 500 privata
CASTROPIGNANO FONTE DEI PALI Roverella 430 privata
CASTROPIGNANO VICENNE Roverella 410 privata
CASTROPIGNANO CANANELLA Roverella 390 privata
SPINETE PIANA Roverella 430 privata
SPINETE PIANA ZACCROTTO Roverella 360 privata
SPINETE PIANA BUCCI Roverella 350 privata
SPINETE PIANA CALABRESE Roverella 470 privata
SPINETE SANTA CROCE Roverella 360 privata
SPINETE SANTA CROCE Roverella 445 privata
SPINETE GENNARETTO Roverella 360 privata
SPINETE COLLE SAN TOMMASO Roverella 490 privata
SPINETE MACCHIE Roverella 430 privata
SPINETE MONTE ZOLFO Roverella 370 privata
SPINETE COLLE CIAMMARRA Roverella 455 privata
SPINETE MONTE Roverella 365 privata
BOJANO COLLE DELLA SERRA Cerro 380 privata
BOJANO LE CUPE Castagno 600 privata
COLLE D’ANCHISE FONTE DEI CECI Roverella 500 privata
COLLE D’ANCHISE CASARENE Roverella 350 privata
MORRONE DEL SANNIO FONTE CHIARICONE Rovere 385 privata
MORRONE DEL SANNIO FONTE CHIARICONE Rovere 450 privata
RIPABOTTONI CERROSECCO Sequoia 393 privata
CAMPOLIETO PIANA DELLA RENA Cerro 435 privata
JELSI SCARAPINO Roverella 440 privata
CASALCIPRANO VALLE Roverella 360 privata
CASALCIPRANO VALLE Roverella 390 privata
CASALCIPRANO FONTE PAGLIRA Roverella 360 privata
CASALCIPRANO FONTE RICCIARDI Roverella 380 privata
CASALCIPRANO CIMITERO Roverella 330 privata
DURONIA CASALE Roverella 330 privata
DURONIA VALLONI Roverella 340 privata
DURONIA MUSTACCIO Roverella 380 privata
ROCCAVIVARA FONTE VECCCHIA Roverella 340 privata
ROCCAVIVARA FONTE RENDE Roverella 320 privata
ROCCAVIVARA CENTRO ABITATO Roverella 380 privata
ROCCAVIVARA CENTRO ABITATO Roverella 470 privata
ROCCAVIVARA LA VALLE Roverella 375 privata
MONTEFALCONE NEL SANNIO CALANGRILLA Roverella 440 privata
MONTEFALCONE NEL SANNIO VILLAGGIO SHALOM Roverella 480 pubblica
MONTEFALCONE NEL SANNIO VILLAGGIO SHALOM Roverella 420 privata
MONTEFALCONE NEL SANNIO MACCHIA LAGO Roverella 350 privata
MONTEFALCONE NEL SANNIO LAGO Roverella 370 pubblica
MONTEFALCONE NEL SANNIO TRATTURO Roverella 345 privata
SAN FELICE DEL MOLISE MONTAGNA Roverella 455 privata
SAN FELICE DEL MOLISE MONTI Roverella 470 privata
ACQUAVIVA COLLECROCE CALVARIO Pino domestico 340 privata
CASTELMAURO FONTICELLA Roverella 400 pubblica
SALCITO MADONNA Roverella 330 privata
SALCITO CESE Roverella 345 pubblica
SALCITO CANNELLUCCIA Roverella 400 privata
SALCITO COLLE LA PORCELLA Roverella 460 privata
PIETRACUPA MORGIA Roverella 405 privata
PIETRACUPA CENTRO ABITATO Roverella 450 pubblica
FOSSALTO S. AGNESE Roverella 450 privata
SAN BIASE MARRAONE Roverella 400 pubblica
TRIVENTO UOMO MORTO Roverella 685 privata
TRIVENTO UOMO MORTO Roverella 510 privata
TRIVENTO UOMO MORTO Roverella 450 privata
TRIVENTO PONTONI Roverella 340 privata
TRIVENTO PONTONI Roverella 470 privata
TRIVENTO PONTONI Roverella 450 privata
TRIVENTO PONTONI Roverella 470 privata
TRIVENTO PONTONI Roverella 435 privata
TRIVENTO PENNA Roverella 325 privata
TRIVENTO PENNA Roverella 425 privata
TRIVENTO STERPARO Roverella 355 privata
TRIVENTO PENNA Roverella 370 privata
TRIVENTO PENNA Roverella 430 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 340 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 430 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 400 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 380 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 430 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 380 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 450 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 350 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 465 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 370 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 440 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 390 privata
TRIVENTO VIVARA Roverella 420 privata
SAN MASSIMO CAMPITELLO MATESE Faggio 465 pubblica
SAN MASSIMO CAMPITELLO MATESE Faggio 560 pubblica
SAN MASSIMO CAMPITELLO MATESE Faggio 490 privata
SAN MASSIMO CAMPITELLO MATESE Faggio 430 privata

Montaquila – La Quercia di località Santa Lucia

Specie : Roverella

Località: Montaquila Frazione Roccaravindola (Santa Lucia)

Circonferenza 3,90

Altezza 15 -18 mt

Roccaravindola, frazione di Montaquila, località Santa Lucia. Dietro una nicchia votiva ai margine della strada che conduce ad alcune case sparse, una quercia ben piazzata e molto interessante per la sua chioma. E’ inclusa nell’elenco regionale degli alberi monumentali. Zona d’ombra in estate. Dimostrazione che i grandi alberi spesso sono in vicinanza o di vecchi ruderi o vicino statue e nicchie votive. Non avendo la foto, l’abbiamo ritrovata su google maps.

Montaquila la quercia di Santa Lucia

Visualizza Grandi Alberi in Molise in una mappa di dimensioni maggiori

Scapoli, la strana Roverella in località Sodalarga

Località: Scapoli C.da Sodalarga
Specie:  Roverella
Circonferenza 4,60 (Fonte elenco alberi monumentali del Molise)
Età presumibile 300 anni

Intorno a Scapoli, in Contrada Sodalarga tra oliveti e qualche campo coltivato ho notato due querce vicine che dominavano su tutte. Pensavo alla solite piante alte, slanciate e con due belle chiome “verdi” e circonferenza del tronco sempre al di sotto dei 3,50-4,00 metri. Le chiome delle due querce, molto simili tra loro, sembravano una sola.

Ritornando a casa e rivedendo le fotografie dei due alberi simili su google-earth in versione primaverile ho scoperto che la quercia era con un unico tronco che presentava una biforcazione di una branca molto alta da creare una quasi doppia chioma. Mi ero sbagliato, ho pensato alle chiome ma non al tronco. Grande errore è stato pensare di vedere due alberi e due chiome da lontano, senza andare vicino al  fusto.

Osservare  una chioma  a 50-70 mt di distanza non è come vederla sotto in vicinanza del tronco. Occorre sempre girare intorno ad un grande albero per vedere almeno se ha uno o più tronchi. Questa pianta fa parte dell’elenco dei grandi alberi monumentali del Molise indicata come località Crocevia con circonferenza di 4,60 mt. nel 2009. La fretta è sempre cattiva consigliera. Nella foto si riesce meglio a capire che l’albero ha un unico tronco e che non ci sono due chiome, anche se con un po’ d’immaginazione sembrano 2.

Roverella Scapoli

Vastogirardi – r’fajone un buco nel tronco e qualche ramo che cade

R’ Fajone o meglio “r’faone” il più grande faggio d’Italia con una circonferenza misurata di 7,20 mt da Valido Capodarca  comincia a perdere qualche pezzo.

Come lui stesso afferma:

“Eh, sì. Credo che il destino del più grande faggio d’Italia sia questo, speriamo il più tardi possibile, magari fra cento anni: una tempesta di vento, più forte del solito, lo farà crollare al suolo, col tronco spezzato a pochi metri da terra. Intanto continuiamo a godercelo!

Nelle foto si vede il buco nel tronco in basso e un ramo spezzato che cadendo ha rotto parte della staccionata sottostante.

 

La Roverella di Scapoli in Contrada Piana

Specie: Quercus pubescens L.
Nome Comune: Roverella
Circonferenza (mt): 4.20
Altezza (mt): 20
Età presumbile (anni): 200
Quota Slm (mt): 515
L’amico Vincenzo ci ha segnalato una “simpatica” Roverella ubicata in Contrada Piana nel Comune di Scapoli. La chioma appare  ben sviluppata. Quando le circonferenze superano i 4.00-4.50 mt. entriamo nel campo delle querce centenarie. La pianta è ubicata ai margini di una stradina a quota 515 mslm e si raggiunge facilmente. Il suo tronco è un po’ inclinato ma i suoi rami e le sue branche svettano in alto a dimostrare una chioma espansa. Luogo ideale per un riposo pomeridiano. Parlare di Scapoli significa parlare del paese delle  “zampogne” ma anche di legno di ulivo e di ciliegio, quello più utilizzato per la loro fabbricazione.


Visualizza Grandi Alberi in Molise in una mappa di dimensioni maggiori

Il limite superiore del Bosco in Molise

Monte Meta nei pressi di Passo dei Monaci
Monte Meta nei pressi di Passo dei Monaci

Chi va in montagna conosce molto bene che esiste una zona molto marcata che i botanici e studiosi hanno chiamato “Limite superiore del Bosco”. Questo limite è molto evidente rappresentando una caratteristica del paesaggio montano. In Molise sul Matese e in particolare sulle montagne Mainarde-Meta il “limite del bosco” è abbastanza evidente. Ci ha sempre incuriosito come mai gli alberi ad una certa altitudine sulle nostre montagne non ci sono più. Per molti la risposta è molto semplice, per noi invece, e la biografia lo dimostra non esiste una spiegazione unica e forse non convincente per giustificare il limite del bosco. Sicuramente ci sono molti fattori che possono influenzare lo sviluppo degli alberi in una fascia di transizione di circa 200-300 metri. Salendo all’interno di un bosco possiamo accorgerci del suo limite vedendo alberi più distanziati, a volte meno cresciuti, più distorti con individui sparsi e arbusti bassi, foglie più piccole,… Si possono avere già due limiti quelli del bosco chiuso e quello degli alberi isolati e sparsi. Il problema sta nel fatto che il limite di bosco non coincide quasi mai con il limite delle fasce di vegetazione.
Nel nostro Appennino il limite di bosco comprende sia una fascia montana dove ci sono ancora alberi (faggio e conifere in particolare) che subalpina o boreale con arbusti e piccoli alberelli sparsi.
Per meglio localizzare il limite del bosco per le due grandi catene montuose del Molise (Matese e Mainarde-Meta) si può stimare in media 1650-1800 mt. Sono numeri da prendere con “le pinze” perchè esso varia in funzione del: tipo di vegetazione, esposizione, latitudine, temperatura del suolo e dell’aria, impatto antropico (pascoli), durata stagione vegetativa, rocciosità competizione tra le specie vegetali, periodo di presenza di neve, gelate tardive, valanghe mancanza d’acqua, vento e condizioni microclimatiche particolari. A questi da aggiungere i grandi fenomeni del riscaldamento globale  dell’incremento dell’anidride carbonica nell’aria. Tutti questi fattori illustrati giocano chi in maniera più marcata chi in maniera meno e poco significativa il limite della crescita degli alberi e del bosco.
Sicuramente il “limite del bosco” non è una linea rettilinea che spesso si vede a distanza sulle nostre montagne. Il clima in corso permette seppure lentamente alla foresta di riconquistare il terreno che aveva perduto, ma non sempre. Unico dato certo é che nella zona di transizione (Ecotono) gli alberi sono più sensibili alle variazioni climatiche ed è opportuno prima di tutto andare a vedere per esempio cosa accade nelle aree alle singole piante di faggio sul Matese e sulle Mainarde-Meta e a tutte le quote sopra i 1650-1700 mtsm delle montagne del Molise.

Occorrono comunque dati e tempi e lunghe osservazioni per lo studio di queste comunità vegetali. Successivamente cercheremo di esaminare i singoli meccanismi e gli elementi che fanno variare questo limite del bosco ma non è detto che poi sull’Appennino questo limite sia variato o e in corso di variazione in modo rapido: la dinamica è abbastanza lenta (almeno 30 anni). Occorrerebbero studi più approfonditi e di dettaglio e molte cartografie e immagini satellitari a distanza di anni, un po’ come si sta facendo per i ghiacciai.

Esiste ancora la naturalità e l’eccezionale valore naturalistico in Molise?

Riprendiamo un articolo del 2008, dal nostro vecchio sito, credendo che sia ancora attuale.

Dalla Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Regione Molise dell’anno 2008, si afferma che: in base agli studi effettuati l’indice di pregio naturalistico è uguale a 0,67, che ”indica un elevato valore complessivo del territorio, conferendo al Molise una posizione elevata rispetto alla media nazionale e vicino a quello di molte aree naturali protette, peraltro scarse sul territorio regionale. (sic) Complessivamente quindi, nonostante l’interazione di lungo periodo con le attività antropiche, il territorio molisano conserva caratteristiche proprie di elevata naturalità legata alla normale dinamica evolutiva influenzata dai fattori naturali”.

Gli studi sulla naturalità effettuati dall’ISPRA Nazionale e dall’ARPA Molise nell’ambito della Carta della Natura rappresentano un utile strumento per la gestione, governo e pianificazione del territorio. Meglio di noi gli Istituti, gli Enti pubblici, le Agenzie, le Associazioni, l’Università quasi tutta la popolazione sa che il Molise ha un notevole patrimonio naturalistico ambientale particolarmente ricco, oggetto di interesse con centinaia di studi e ricerche effettuati. Anche molte leggi regionali come la LR 9/1999 (Flora in via di estinzione), LR 6/2000 (Boschi) LR 15/2003 (Montagna)  e altre ancora e in particolare la L.R 23/2004 (aree protette) all’art. 1 comma 5 afferma “ La Regione Molise, consapevole dell’eccezionale valore naturalistico-ambientale nonche’ della ricchezza di biodiversita’ che caratterizzano la catena appenninica, opera per la realizzazione di un sistema di aree protette interconnesso ed interdipendente, al fine di promuovere e far riconoscere l’Appennino parco d’Europa”.  Poi c’è  la “Rete Natura 2000” con le aree SIC (Siti di importanza comunitaria), le ZPS (Zone di protezione speciale), le IBA (120.500,00 ettari pari al 27,4% del territorio regionale). Si fanno i piani di gestione, le valutazioni di incidenza, le valutazioni ambientali previste dai regolamenti direttive comunitarie e leggi e decreti nazionali e misure nell’ambito dei programmi dell’Unione europee (POR PSR ecc..).L’Arpa Molise ha un sistema informativo della Carta della Natura della Regione Molise ed ha realizzato secondo le direttive dell’ISPRA nazionale la Carta degli Habitat, la Carta della Qualità Ambientale, la Carta della Sensibilità Ecologica, la Carta della Pressione Antropica, la Carta della Vulnerabilità Territoriale e ulteriori 19 mappe tematiche relative a indicatori ecologico-strutturali, debitamente popolati e processati per l’ottenimento degli strati informativi principali. Tutta la cartografia ottenuta, insieme al ricco bagaglio di informazioni ad essa associata, ha costituito un Sistema Informativo Territoriale di “Carta della Natura” (Relazione Stato dell’ambiente della Regione Molise anno 2008 capitolo 12.12). Quante informazioni ricerche, analisi, studi, monitoraggi, indagini indicatori, dati cartografici, spesso ripetitive ci sono sulla “Natura” in Molise, per dire che sono i fattori naturali e non altri fattori che con la loro dinamica evolutiva determinano le caratteristiche di elevata “naturalità” nonostante l’iterazione di lungo periodo con le attività antropiche?

Se ci sono solo processi e fattori naturali allora il Molise è un grande parco è un monumento è una riserva naturale è tutta “un’area protetta”. Non ci dobbiamo per niente preoccupare di inquinamento dell’aria con PM10, CO2, NO, del suolo con amianto, piombo, uranio, cloro,  fanghi tossici pericolosi e dei rifiuti secondo la complicatissima classificazione CER di frane, alluvioni, erosioni. Non abbiamo problemi di accumulo di inquinanti nelle acque come arsenico, coliformi fecali e altri batteri e di “brutte” malattie per l’uomo. Non parliamo poi di beni culturali e archeologici dei 136 comuni con le frazioni, dei tratturi, delle montagne e del “paesaggio molisano ” dei boschi. Infatti con un indice di pregio naturalistico di 0,67 vicino a quelle di aree naturali protette, c’è da stare tranquilli. Il pregio naturalistico è tra i più elevati in Italia si legge nella relazione del 2008. Dopo però si dice che “ il rischio di inversione di questi valori è già evidentissimo in molte aree, ed è il segnale più negativo da contrastare per il futuro.”
A questo punto cosa dobbiamo pensare e quali strade bisogna prendere? A coloro che considerano il Molise solo montagne, alberi, boschi, tartufo, mozzarella, cavalli e caciocavalli, paesaggio, ambiente, turismo, agriturismo, agrindustria o a quelli che della “naturalità”, del pregio naturalistico, della sensibilità, della vulnerabilità, della fragilità ecologica, degli habitat dei piccoli uccellini e della flora, della biodiversità, delle aree protette in genere non importa. Si parla di “sviluppo sostenibile” di “green economy”. Vogliamo favorire ulteriori impianti industriali, cave, capannoni ecc.. Vogliamo allocare vari rifiuti, e altre infrastrutture quali strade, pale eoliche, centrali chimiche e turbogas o forse nucleari? Allora si fanno migliaia di verifiche relative alle VIA (Valutazione d’impatto ambientale), VAS (Valutazione ambientali strategiche), VI (Valutazioni di incidenza) VA (Verifiche di ammissibilità), Verifiche naturalistiche, percettive, visive, archeologiche, di stabilità, geologiche, acustiche corredate da centinaia di cartografie. Spesso con tutte queste “V” di verifiche vale la pena “Lassa fa u’ munn com’ z’ trov’” per dire sempre di sì a fare tutto e a prescrivere obbligare e controllare dopo quello che succede alla naturalità,… forse.

Carta della naturalità della Regione Molise

Fonte: Relazione Stato Ambiente Regione Molise anno 2008

La naturalità rappresenta un indice significativo del livello delle pressioni antropiche a cui un territorio è sottoposto. Benché sia difficile quantificare la naturalità, il livello di disturbo arrecato dall’attività umana può fornire una base ragionevole per la quantificazione di questo criterio (Ellenberg, 1963). I cambiamenti che avvengono nel tempo possono essere attribuiti ad una combinazione di disturbi naturali e di disturbi provocati dall’azione dell’uomo, che sono determinati prevalentemente da fattori socio-economici. Come si osserva dalla tabella il grado di naturalità di un buona parte del territorio regionale è influenzato dalla superfici agricole del Basso Molise, dell’alto Biferno, 2del Fortore molisano e della piana di Venafro, che caratterizzano con una naturalità medio-bassa circa il 60% del territorio Regionale.

Le aree che più si avvicinano alle tappe mature contribuiscono in maniera sostanziale alla naturalità soprattutto con le praterie, gli arbusteti, le aree con vegetazione in evoluzione verso il bosco e i boschi stessi: in particolare si vede come l’area del Matese molisano, dell’Alto Molise e della Mainarde siano caratterizzate da una elevatissima naturalità. È necessario però poter assegnare un valore di naturalità complessiva che non è ancora possibile valutare basandosi sulla sola distribuzione percentuale delle classi; sarà opportuno in particolare analizzare il contributo che ogni singola classe di naturalità apporta all’indice complessivo. Al fine di avere un valore sintetico della naturalità quindi sono state messe in relazione le singole classi di naturalità con il livello massimo potenziale.

L’indicatore complessivo della naturalità è stato definito attraverso la stima dell’Indice di Pregio Naturalistico (IPN) che si calcola analizzando le aree relative di ogni tipologia di classe di naturalità, mettendo in relazione cioè la loro distribuzione sul territorio con la situazione di massima naturalità, ossia quella che si avrebbe se l’intera superficie fosse occupata dalla classe a maggior naturalità. L’indice di pregio naturalistico assume valore 1 nel caso di maggior pregio naturalistico possibile e valore 0 nel caso di pregio naturalistico nullo [Ntot=1- (N/Nmax)]. Dall’analisi effettuata per il Molise è risultato un IPN pari a 0.67, questo indica un elevato pregio naturalistico complessivo, che conferisce al Molise un valore molto vicino a quello di aree naturali protette, confrontandolo infatti con lo stesso indice calcolato in alcuni siti naturalistici dell’Italia centrale si osserva come i valori relativi di queste aree varino da un minimo do 0.57 ad un massimo di 0.80. Complessivamente quindi nonostante l’interazione di lungo periodo con le attività antropiche, dettate dai fattori socio-economici, il territorio molisano può essere considerato una porzione del territorio nazionale che conserva caratteristiche proprie di elevata naturalità legata alla normale dinamica evolutiva influenzata dai fattori naturali.

La Carta forestale su basi Tipologiche della Regione Molise

Relazione sulla carta Forestale su basi Tipologiche della Regione Molise in scala 1:10000. Fonte Regione Molise

Indice

1. Aspetti geografici e amministrativi
1.1 Il clima
1.2 Geologia e pedologia
1.3 Idrografia e assetto idrogeologico
1.4 Le aree protette
2. Protocollo di restituzione cartografica
2.1 Popolazione di riferimento
2.2 Materiali
3. I tipi forestali
3.2 Introduzione ai tipi forestali
3.3 Caratterizzazione tipologica dei popolamenti forestali
3.4 Classificazione tipologica adottata per la regione Molise
3.5 Descrizione tipologie forestali
4. Risultati
Bibliografia

Carta delle tipologie forestali