I coleotteri sono degli insetti. Che centrano allora gli insetti con i grandi e monumentali alberi e con i coleotteri chiamati saproxilici? Saproxilici sono insetti, ma più in generale specie faunistiche, in cui uno stadio del proprio ciclo vitale, è legato al legno deperiente o morto di alberi senescenti, tronchi e rami caduti. I grandi e vecchi monumentali alberi con le loro “cavità” sono spesso quelli con la loro maggiore presenza di “legno morto” e sono un ottimo rifugio di coleotteri. L’albero cavo in piedi o a terra, pur se morto, ancora permette ad altre forme di vita di conservarsi e quindi di riprodursi. Se poi alcuni coleotteri saproxilici sono specie di interesse comunitario quali l’Osmoderma Eremita e la Rosalia Alpina (che vive per lo più nelle faggete) il ruolo dei nostri vecchi alberi con il loro legno diventa substrato di nutrimento e rifugio per queste specie. Si stima che circa il 30% della biodiversità di un ecosistema forestale sia dipendente dal legno morto, (Fonte Ministero dell’Ambiente) risulta essenziale permettere e mantenere a lungo questa unione forte tra alberi “vetusti” e “insetti” e in particolare i due coleotteri quali l’Osmoderma Eremita e la Rosalia Alpina, specie particolarmente minacciate inserite anche nelle “liste rosse” della fauna italiana . E’ necessario quindi che il legno morto in piedi e a terra sia, per quanto è possibile lasciato in bosco soprattutto se si riesce a trovare i due coleotteri. Esistono ormai da anni le raccomandazioni del Consiglio d’Europa in materia di conservazione sia delle foreste vetuste (Recommendation N° R (88) 11) e sia della fauna saproxilica (Recommendation N° R (88) 10). (Fonte Ministero dell’Ambiente) L’unione alberi vetusti e coleotteri saproxilici nella conservazione della biodiversità fa la forza.
per approfondimenti si segnala il sito http://innat.it/ nel Molise ci sono state diverse segnalazioni per i due insetti (vedi pallini rossi). Ecco le schede dei due coleotteri dal sito www.innat.it
Rosalia AlpinaOsmoderma Eremita