Abbiamo misurato la circonferenza del tronco della grande quercia di Rocchetta a Volturno . Sono circa 670 cm. Sempre sorprese e sempre un piacere stare un po’ di tempo a guardare la sua ampia chioma . A qualcuno però forse gli sta un po’ larga.


Abbiamo misurato la circonferenza del tronco della grande quercia di Rocchetta a Volturno . Sono circa 670 cm. Sempre sorprese e sempre un piacere stare un po’ di tempo a guardare la sua ampia chioma . A qualcuno però forse gli sta un po’ larga.
Riportiamo una delle tante storie di grandi alberi del nostro amico Valido Capodarca:
Altro albero molisano descritto nel mio libro “Abruzzo, sessanta alberi da salvare” è un grande faggio che si trova a Valle Fiorita, una conca di origine glaciale sempre in comune di Pizzone .In realtà il pianoro si chiamava Le Forme, ma da poco tempo gli era stato conferito il nome, più accattivante ai fini turistici, di Valle Fiorita. Qui, gli alberi monumentali, sarebbero tantissimi; ne scelsi uno che, a un primo assaggio, mi sembrava il più grande. La circonferenza era di ben m. 6.85 misurata nel 1987. Il terzo inferiore del fusto è metà legno e metà pietra. Il faggio cioè, dopo essere nato vicino a un masso, nel corso dei decenni o secoli, lo ha inglobato. Oggi, o almeno nel 1987, la parte di roccia sembra quasi una protesi messa lì a sostituire una parte di fusto mancante. Ad accompagnarmi sono i soliti guardaparco Spina e Di Cianni e, mentre la macchina va, continuano gli aneddoti e i racconti. Un contadino di Pizzone, proprietario di alcune piante di ciliegi, si era accorto che durante la notte un misterioso ladro si intrufolava nel suo orto e faceva man bassa di ciliegie. Non solo, ma il vandalo non si limitava a mangiarle, bensì provocava anche danni con la rottura di diversi rami. Fu così che una notte, deciso a dare il fatto suo al malandrino, si nascose in un angolo buio armato di bastone. Nel pieno della notte, ecco avvicinarsi un’ombra indistinta la quale, fra un crepitio di rami spezzati, cominciò ad arrampicarsi su un ciliegio. L’uomo uscì furibondo dal suo nascondiglio e, vibrando in alto il bastone, si portò velocemente verso il misterioso individuo. Quando gli fu quasi addosso, un raggio di luna, emerso improvviso dalle nuvole, illuminò il viso del ladro: era l’orso! L’uomo nascose subito il bastone dietro la schiena e, indietreggiando con finta calma verso la porta di casa, mormorò, rivolto all’orso: “Ah, sei tu? Mangia, mangia!”
Già nell’anno 1000 Bernardo da Chiaravalle (1091-1153) scriveva: ” gli alberi ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”. In questo periodo a molti manca di camminare in bosco e ricercare e fotografare grandi alberi. Il bosco per le numerose funzioni che svolge, l’elenco abbiamo più volte richiamato in questo sito https://www.molisealberi.com/le-funzioni-del-bosco/ è oggi più che mai fonte di emozioni. I vecchi e monumentali alberi in bosco sempre unici con le loro forme più strane e le loro dimensioni particolari hanno anche un grande valore spirituale e religioso che i libri non possono insegnare. La frase di San Bernardo da Chiaravalle di circa 1000 anni fa è sempre attuale.
Con decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali n. 661 del 09/08/2018 sono stati effettuati degli aggiornamenti nell’elenco degli alberi monumentali. Per il Molise ci sono altri 62 alberi monuementali, prevalentemente nella provincia di Campobasso. L’elenco nazionale è scaricabile qui:allegato_A_decreto_n._661_9.8.2018_nuove_iscrizioni (1)
Sono passati dieci anni. Era il 2006 quando un po’ per gioco, un po’ per passione alcuni soci dell’Assoiciazione Ophrys decisero di realizzare il sito www.molisealberi.com . Originariamente il sito era nato per fotografare e descrivere brevemente i boschi e gli alberi della Provincia di Isernia. Ci piaceva conoscere gli alberi e i boschi. Esisteva già un nostro sito sulle orchidee spontanee nato grazie ad un veccho poster. Non si conoscevano i social network. Poi l’interesse verso i “Grandi Alberi” o più in generale deii “Patriarchi della natura” è aumentato anche grazie alla rete internet ai libri di pochi ma autorevoli autori come Valido Capodarca, Tiziano Fratus e altri ai censimenti del Corpo Forestale dello Stato e di alcune Regioni. Bisognava cercare e scrivere per una maggiore cultura degli alberi e dei boschi. Tra alti e bassi, tra periodi più o meno lunghi di “riposo” siamo, come dice la canzone di Jovannotti, “ancora qua” a descrivere, raccontare e fotograrare di grandi alberi, di boschi e aree protette della nostra piccola provincia. Dopo tutti questi anni forse è meglio un po’ camminare e fermarsi di più nei boschi ad osservare, ascoltare, respirare profondamente, riflettere, abbracciare un tronco, fotografare e se è possibile sedersi, riposare e dormire vicino un grande albero. Solo dopo, il raccontare e lo scrivere e solo quanto si ha voglia, diventa necessario un approfondimento sull’albero (età, dimensione, forma, valore paesaggistico, valore storico-leggendario, religioso valore ecologico, culturale, ecc.. ) e una maggiore conoscenza dei luogo dove si è stati, grazie anche all’aiuto di coloro (purtoppo pochi) interessati al bosco e agli alberi. Dopo 10 anni di “molisealberi” pensiamo che occorre leggere di più e scrivere di meno. Consigliamo infatti la lettura di un libro dal titolo: “Ogni albero è un poeta” di Tiziano Fratus che racconta la storia di un uomo che cammina nel bosco. Oggi tutto è veloce, tutto è immagine e fotoracconti anche per i grandi alberi e i boschi. Scrivere diventa “faticoso” per chi come noi non è uno scrittore, giornalista, poeta. Noi di molisealberi non abbiamo mai guardato ai “numeri ” ai mi piace su facebook, agli accesssi al nostro sito. Spesso non rispodiamo a coloro che ci invitano a fare pubblicazioni su riviste, scrivere un libro o su altri siti. Altre volte rispondiamo e ci scusiamo dicendo che non siamo costanti e non ci piace prendere impegni. Molte delle nostre foto di alberi e articoli sono già su altri siti: metereologici, blog, giornali e riviste on line, ecc.. Chi è interessato alla cultura degli alberi e dei boschi allla selvicoltura al selviturismo ci trova sul sito e chi vuole può sempre segnalarci un garnde albero. Non ci resta che ringraziare Tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto, conosciuto apprezzato e segnalato grandi alberi, e delle volte anche criticato. Buone camminate nei boschi alla ricerca di alberi monumentali, alberi sempre affascinanti, unici, di estrema bellezza e vere forze della natura.
Con l’hashtag #giornatanazionaledellalbero #abbracciamolo e #molisealberi naturalmente, possiamo ritrovarci insieme sui social network nella Giornata Nazionale dell’Albero del 21/11/2014. Vorremmo che un po’ tutti in questo giorno ci fermassimo un momento ad abbracciarie un albero, in bosco, in città, nel proprio giardino. Possiamo semplicemente guardarli anche dal basso verso l’alto. Se poi si riesce a piantare un albero, ancora meglio.
La Giornata dell’albero, istituita con la legge n. 10/2013, nasce con l’obiettivo di valorizzare e tutelare il patrimonio arboreo e boschivo per le sue numerose funzioni e quest’anno in particolare il tema è: la prevenzione del dissesto idrogeologico. In questo periodo di frane, alluvioni, dissesti, erosioni, allagamenti, smottamenti, ecc.. ogni giorno dovrebbe essere la giornata dell’albero. Vogliamo anche ricordare le vittime “del fango”, persone che hanno perso la vita in eventi legati a dissesti, frane e alluvioni. Oggi più che mai è di attualità la “Giornata dell’Albero” intesa nella conoscenza soprattutto del territorio e della sua difesa.
Gli alberi sono i principali difensori e protettori del territorio. Piantare un albero significa simbolicamente dare un po’ di speranza al futuro dei nostri figli. I Grandi alberi poi sono i simboli e i custodi dei nostri boschi nello spazio e nel tempo.
Consigliamo questo film che noi di molisealberi conosciamo da tempo, “L’uomo che piantava gli alberi” (durata circa 30′) diretto da Frédérick Back, tratto dall’omonimo romanzo di Jean Giono
#giornatanazionaledellalbero #abbracciamolo #molisealberi
— molisealberi (@molisealberi) 20 Novembre 2014