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Il Torrente Verrino

Il Torrente Verrino  MappaComuni interessati: Capracotta, Agnone, Castelverrino, Pietrabbondante, Civitanova.
Superficie bacino: Ha 700. Lunghezza: km 24;
Quota sorgente: mt 1250 slm;
Quota foce sul fiume Trigno: mt 450 slm ;
Percorso: da NO a SE ;
Competenza e controlli: Autorità di Bacino interregionale dei fiumi Trigno, Biferno.

Il Torrente Verrino nasce al di sotto dell’abitato di Capracotta, in località Ara Petrecca. Afflluiscono al torrente molti valloni come il Malcarpo, il Vallone dell’Arco, il Vallone Zilluso, il Vallone del Cerro, il Torrente Gamberale, il Vallone di Poggio. E’ alimentato anche da numerose sorgenti (Malcarpo, la Spogna ecc..). Il primo tratto è tra i più suggestivi e interessanti dal punto di vista vegetazionale, faunistico e paesaggistico. Le cascate e le cascatelle, alcune inaccessibili, si susseguono in pochi km con salti d’acqua e con un dislivello complessivo di circa 300 mt. Le forme e le pareti rocciose su cui cresce una vegetazione spontanea sono altri aspetti del paesaggio. Le specie vegetazionali sono numerose e molto variegate, alcune sono tipiche della macchia mediterranea nonostante l’altitudine. Superato il lungo ponte di Agnone, il fiume perde il suo carattere torrentizio per poi confluire in località Sprondasino nel fiume Trigno. In questa ultima parte del percorso le sponde sono cementificate, il fiume è stato canalizzato e l’intervento dell’uomo ne ha alterato il percorso.

Ambiente fitoclimatico (Flora e vegetazione):
Lungo il suo breve tragitto si attraversano le principali zone fitoclimatiche: Fagetum Castanetum e infine il Lauretum (Pavari).

Fagetum: Le precipitazioni medie annue superano abbondantemente i 1100 mm. La temperatura media annua è spesso al di sotto dei 10°. L’elemento dominante della vegetazione è il faggio (Fagus sylvatica). Essa si estende dal limite superiore del Castanetum fino ai maggiori rilievi e trova il suo optimum sopra i 1000 mtslm.

Castanetum: Le precipitazioni, prevalentemente autunnali, sono intorno ai 1000 mm medi annui. La temperatura media annua supera gli 11°. Tale fascia fitoclimatica è compresa tra i 500 e 850 m s.l.m. Nella zona del Castanetum prevale il Cerro allo stato puro (Quercus cerris) o misto a roverella (Quercus pubescens), Orniello (Fraxinus ornus), Acero (Acer), Carpinella (Carpinus orientalis) e Carpino (Ostrya carpinifolia), ed altre essenze forestali.

Lauretum: La media del piogge annuali non supera i 700-800 mm. Le precipitazioni avvengono prevalentemente nel periodo invernale e risultano scarse nel periodo estivo, determinando periodi di siccità. La temperatura media annua è sui 14°. La vegetazione è tipica dell’orizzonte mediteraneo con prevalenza di leccio (Quercus illex) misto a roverella (Quercus pubescens).

Le specie più importanti lungo il torrente e in vicinanza sono: Alnus Glutinosa (Ontano nero), Salix Alba (Salice bianco), Salix caprea (Salicone), Salix triandra (Salice da ceste), Salix babylonica (Salice piangente), Populus nigra (Pioppo nero), Populus tremulus (Pioppo Tremolo), Carpinus Orientalis (Carpinella), Ostrya Carpynifolia(carpino nero), Quercus Cerris L. (Cerro), Quercus pubescens (Roverella), Crataegus monogyma (Biancospino), Prunus Avium (Ciliegio selvatico), Corylus avellana (nocciolo), Spartium Junceum (Ginestra), Laburnum Anagryodes (Maggioiondolo), Robinia pseudoacacia (Robinia), Pyrus (Pero selovatico), Acer campestre (Acero campstre), Fraxinus Ornus (Orniello) e numerose altre specie arbustive, felci, fiori, agrifoglio, canna palustre, licheni muschi e orchidee spontanee.

Fauna e entomofauna:
Mustelidi (faina, tasso) Lepri, volpi cinghiali, martora. Probabile presenza del lupo dato l’habitat della zona. Tra gli insetti coleotteri ditiscidi, libellule effimere, girinidi, lepidotteri.

Ittiofauna:
Pesci tipici dei fiumi torrentizi: Salmonidi (Trota fario) Anguillidae, Barbus (Barbo comune)

Luoghi più belli e caratteristici in vicinanza del torrente oggetto d’escursione:
Cascata del Pisciarello. Cascatelle varie. Vecchi mulini e opifici ormai abbandonati. Antica centralina di produzione di Energia elettrica in località S Casciano. Ex Ramiera di Agnone; Alcune masserie. Ponti in legno ricoperto da tralci di vite.

Zona soggetta a protezione speciale (Natura 2000) presso il Ministero dell’Ambiente designata ai sensi della direttiva 79/409/CEE e dei siti di importanza comunitaria proposti ai sensi della direttiva 92/43/CEE. Numero di codice IT7222127F. Trigno (Confluenza Verrino – Castelfelce).

Interventi possibili:
Creazione di una riserva naturale. Studio della fauna e della vegetazione fluviale. Sentieristica, attività turistica. Recupero mulini e vecchi fabbricati.

Itinerario:
Alla cascata del Pisciarello si arriva seguendo un sentiero a destra e in vicinanza del Torrente Verrino. Attraversato un piccolo ponte in legno ricoperto da tralci di vite si sale fino ad un fabbricato rurale. Percorrendo la strada interpoderale asfaltata “Guastra” che costeggia l’antico acquedotto si arriva alla vecchia centrale idroelettrica. Si tratta di un grosso edificio molto caratteristico in pietra tutte ben squadrate tipico degli anni 20-30 ormai.  Sul lato destro dell’edificio uno strapiombo spettacolare sul torrente Verrino. Qui il torrente fa dei salti su delle briglie e attraversa le sponde cementificate. Caratteristico del passaggio è un ponticello ad arco in legno. Siamo arrivati alla vecchia ex ramiera di Agnone. Sono un complesso particolare di fabbricati. Gli edifici sono stati ristrutturati (almeno i tetti). L’area circostante presenta della panchine, dei tavoli per un pic-nic…

Agnone La Roverella di Colle Santa Chiara

Specie: Quercus pubescens L.
Nome Comune: Roverella
Circonferenza (mt): 3,20
Stato Vegetativo: abbastanza buono
Altezza (mt): 20-22
Età (anni): 100-150 anni
Quota Slm (mt): 785

Scendendo  per Fonte Sambuco-Castelverrino dalla SS 85 in località Masseria Cellilli-Colle Santa Chiara nel Comune di Agnone, si incontra una bella quercia che supera di gran lunga in altezza le abitazioni sottostanti. Potata più volte, é riuscita a mantenere un’ampia chioma. Il palo della luce antistante l’albero ci fa capire meglio la sua maestosità. L’albero si trova a 785 mslm con un doppio tronco inclinato verso l’esterno della strada. In vicinanza piante come questa non ne abbiamo viste molte. Sempre complimenti a coloro che in passato sono riusciti a salvarla dall’asfalto sottostante e a curarla. Nel tratto di strada la carreggiata è più stretta. Un vero luogo d’ombra in estate.

Castelverrino


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