Tag archivi: Farnia

Alcuni Grandi alberi del Territorio di Pratella (CE) le farnie di cui una che non c’è più

Specie: Farnia (detta comunemente quercia)
Quercus robur L.Ubicazione: Sulla strada provinciale 207 località Pagliarelle presso fonte sant’Arcangelo – Mastrati (CE).  Quota: 143 mslm.  Circonferenza: quasi 4 metri.  Pianta che si presenta bene di valore storico e di ricordi che rimandano alla seconda guerra mondiale. Facilmente raggiungibile.


Altra Farnia si trova in Via Colle Pasquale  con una circonferenza di 3 mt e 45 in una zona dove sono presenti seminativi e pascoli.  E’ ricordata dagli anziani per il valore storico e  affettivo.

FarniadiPratella

FarniadiPratella1
La farnia di Pratella

Una volta in via Colleferro a Mastrati c’era una Farnia con una circoferenza del tronco di 560 cm l’Albero non è più esistente.  Si conserva parte del tronco ed alcuni rami come esemplari per le notevoli dimensioni in un fienile di una azienda agricola. Questa è una foto che ricorda l’albero che non c’è più.

L'albero che non c'è più I summenzionati esemplari arborei secolari sono di elevato valore storico – affettivo e culturale. Rappresentano il valore della cultura, della memoria collettiva e delle tradizioni di una comunità locale, la quale, dal punto di vista antropologico culturale, mostra il senso di appartenenza . La tradizione locale li ricorda da sempre. Sono perenni. In particolar modo, la tradizione orale rammenta la quercia delle Pagliarelle (nei pressi della fonte di Sant’Arcangelo – Mastrati ) perché’ zona di pascolo e luogo dove i soldati alleati, durante il secondo conflitto mondiale, versavano i loro alimenti recuperati dalla popolazione locale. Curiosità  La Quercia farnia è detta anche Albero di Giove e a lui era consacrata. La mitologia narra che quando gli uomini si cibavano con la carne umana, Giove indicò loro le ghiande della quercia come fonte di cibo e da quel giorno fu dedicata a lui e grazie alle sue ghiande detta Albero felice.  Le querce furono anche le prime chiese, perché sotto di esse si radunava il popolo per celebrare sacri riti, per assemblee, per apprendere la sapienza dagli anziani.

Si ringrazia la Signora Graziella Ciorlano. per dettagli al seguente link

https://www.facebook.com/Rocca-Sancti-Biti-Graziella-Ciorlano-1487856391496787/

Albero monumentale: Farnia a Pozzuoli (NA)

Nome comune: Farnia Altezza stimata (m): 20 Circonferenza (misurata a circa 130 cm da terra): 450 cm

Numero esemplari: 1 Tipo: Albero singolo Fusti: L’albero ha un solo fusto

Di chi é l’albero monumentale: Regione Campania Proprietà: pubblica Indicazioni per raggiungere l’albero: Localizzata in prossimità della riva di un piccolo specchio d’acqua chiamato “Cofaniello piccolo” Via/c.so/piazza: Via Agnano agli Astroni, 468 – 80125 Napoli Località: RN “Cratere degli Astroni” Comune di Pozzuoli (NA)

Ambiente Urbano: Verde pubblico

Ambiente Extraurbano: Bosco di latifoglie Sponde di fiumi e laghi

Altre informazioni: Non si tratta dell’esemplare già censito e riportato nell’elenco del CFS.
Coordinate: 40° 50′ 34″ N 14° 09′ 04″ E

FARNIA a POZZUOLI (NA) segnalato da andrea vitolo – napoli

Castelpetroso Fraz di Indiprete – Una farnia tra le più grandi in Molise

Specie: Quercus robur
Nome Comune: Farnia
Circonferenza (mt): 4,80
Altezza (mt): 18-20
Età (anni): 250
Quota slm (mt): 665

Lungo la strada che collega il Bivio di Santa Maria del Molise con la frazione di Indiprete sparse qua e là si vedono alcune piante di Farnia, almeno così ci sembrano, per il fatto che manca il picciolo alle foglie ed alla base delle stesse hanno delle orecchiette. Superato il cartello che indica la frazione, in prossimità di una curva, sulla destra e di fronte ad un fabbricato, si nota subito un vero ed autentico patriarca, che come detto dagli abitanti del luogo è sicuramente tra i più grandi. Infatti un signore che nel 2008 aveva l’età di 83 anni se la ricorda sempre allo stesso modo.

L’albero si trova a quota 665 mslm. Il tronco, che ha subito alcuni tagli, ha una circonferenza del tutto di riguardo. Da qui partono con un’angolatura simile quattro grossi rami (branche). Anche se la foto non rende l’idea, con un po’ di attenzione confrontando l’albero con il retrostante fabbricato, la chioma è davvero molto ampia e regolare. Fotografato nel periodo di ripresa vegetativa (inizio maggio 2008) sembra non avere rivali per rimanere lì fermo a lungo, combattendo anno per anno contro le avversità atmosferiche e i danni dell’uomo. Nemmeno la strada in vicinanza e il terreno non sembrano avergli creato problemi. Un elogio a coloro (che noi non conosciamo) che lo hanno saputo ben curare durante il corso di questi ultimi secoli. Nel 2013 siamo tornati a fotografarla: sta ancora bene.

 


Visualizza Grandi Alberi in Molise in una mappa di dimensioni maggiori