Benvenuti su 'Molise Alberi', il blog dedicato agli alberi secolari e ai boschi rigogliosi della regione Molise. Scopri le storie, le curiosità e le meraviglie nascoste dietro ogni tronco e foglia
Siamo sulla montagnola molisana tra pascoli e faggete, zone spesso meno conosciute e frequentate se non nei periodi estivi. Cavalli, bovini pecore brucano l’erba nell’area del lago di Civitanova chiamato anche lago di San Lorenzo. Qualche macchina e ciclisti sulla strada che sale dal Comune di Sessano nell’area. L’asfaltata costeggia a monte per un breve tratto il lago e poi scende in direzione di Frosolone. L’acqua nel lago ad agosto e settembre di solito non c’è, solo in inverno e con le piogge si creano dei “pantani”. Si nota da lontano una casetta rifugio su una piccola collinetta che sovrasta il lago. Scendendo nell’area del lago sulla brecciata a destra si vedono alcuni faggi ma anche numerose piante di felci e cardi. Gli animali al pascolo sanno cosa scegliere. Tra alberi sparsi un faggio tricormico con una chioma molto alta e larga e di tutto rispetto. Circonferenza circa 6 metri. “Impressioni e colori verdi e grigi di Settembre
Un faggio tricormico con fusti cilindrici quasi tutti uguali. Una perfezione della natura
Specie: Fagus Sylvatica L. Nome Comune: Faggio Circonferenza (mt): 3.6 Stato Vegetativo: buono
Siamo sulla Montagnola Molisana tra Sessano – Civitanova – Frosolone, al bivio per le Caselle di Civitanova a 1200 metri sul livello del mare. Al suo fanco un masso. Particolarità: il grosso masso ha quasi la stessa circonferenza del tronco. L’abbiamo fotografato in periodo umido e nebbioso.
Specie: Fagus Sylvatica L. Nome Comune: Faggio Circonferenza (mt): 5,60
Un faggio bicormico. Il Numero 15 sul tronco. Grande esemplare. Si trova lungo la strada che da Sessano del Molise porta verso il lago di Civitanova, nella Montagnola Molisana a quota 1180 mslm. Qui ci sono dei veri grattacieli della natura, con altezze paragonabili a 7-8 piani di un palazzo. Faggi altissimi, quasi impossibile fotografarli interamente. Ci ha colpito oltre l’altezza, l’ubicazione di questo esemplare. Si trova ai margini del bosco, mentre all’interno altri alberi sono un po’ più bassi. Siamo affascinati da quest’albero e dal suo maestoso tronco… non abbiamo parole.
Un grande Faggio tra Sessano e Civitanova del Sannio – Montagnola Molisana
Specie: Fagus sylvatica L Nome Comune: Faggio Circonferenza (mt): 5,80 Stato Vegetativo: mediocre Altezza (mt): 30 Quota slm (mt): 1250
Siamo vicino al lago di Civitanova del Sannio (IS) sulla strada per Sant’Egidio di Frosolone in località Fonte della Contessa. Un bivio ci porta su una brecciata per un breve tratto. C’è un boschetto. Qui alcuni faggi. Troviamo il più grande, il più alto e il più strano con tronco doppio alla fine e branca a ciuffo.
L’albero comunque non sta tanto bene. Il tronco unico in basso è un po’ messo male. Qualche problema interno. Siamo a sud della zona della Montagnola vicino il lago di Civitanova o meglio lago di San Lorenzo. Un lago “strano” perchè l’acqua delle volte c’è e poi scompare. Ecco le foto del lago “fantasma”.
Il lago di Civitanova o di San Lorenzo maggio 2007 con acqua
Il Lago di Civitanova anno 2012 senza acqua
C’è sicuramente un inghiottitoio che in tempi brevi e dopo alcuni giorni da abbondanti piogge fa allontanare l’acqua. Il faggio è qui vicino assieme ad altri esemplari in un ambiente, quello della Montagnola, ancora un po’ selvaggio tipo Far West. Ci sono in giro cavalli e animali al pascolo, almeno nel periodo primaverile-estivo.
Diametro del tronco di tutto rispetto mt 5,80. Tronco un po’ dritto poi si dirama in due. E’ ubicato in una piccola conca. Censito nell’elenco degli alberi monumentali della Regione Molise nell’anno 2009 nel Comune di Civitanova del Sannio in Località Valle Banca. L’albero fa vivere forti emozioni a chiunque ho portato a farlo vedere. Non ci si aspettava un vecchio grande faggio. Speriamo che possa resistere un’altro po’ di anni, ormai è dal 2006 che lo conosciamo.
Emette poche foglie e solo nella parte alta. La chioma è molto ridotta con rami secchi. Il tronco vale la pena abbracciarlo. Non sappiamo l’età ma 200-250 anni li potrebbe avere.
Il tronco del faggio che poi si biforca con una branca laterale. Alcuni rami secchi