Le specie sporadiche del bosco

Camminando in bosco si possono incontrare grandi e monumentali alberi. Delle volte si trovano anche piante “sporadiche” che come per i grandi alberi non è facile incontrarle in quanto si vedono raramente, anche perchè non le conosciamo. Le piante sporadiche non si trovano solo nei boschi. Esse, spesso poco considerate, hanno un ruolo importante per la “biodiversità” forestale. Un progetto Europeo life+ denominato PProSpoT mira ad introdurre in Italia la tecnica della “selvicoltura d’albero” applicata alla gestione e alla conservazione delle specie arboree sporadiche in bosco. La valorizzazione, anche economica, di queste specie rare e talvolta minacciate, è proposta per aumentare la biodiversità, la stabilità ecologica e il valore dei boschi attraverso una tecnica innovativa, integrabile con quelle tradizionali, che può essere facilmente diffusa in Italia e in Europa. Non entrando in merito al progetto, e alla pubblicazione scaricabile dal sito PProspot per coloro che vedono un bosco occorre sapere che ogni albero , un po’ come alcuni uomini, tende a dominare rispetto ad un altro . C’e chi domina di più come per esempio il faggio chi un po’ di meno come il cerro, tanto che si parla in selvicoltura di piano dominante e di piano dominato. Chi domina diventa unico per cui considerato che un bosco è un insieme di alberi si dice che si hanno boschi : monospecifici costituiti cioè da una solo specie.

Nei boschi monospecifici gli alberi, che forse sono un po’ più intelligenti di noi diventano più democratici e meno competitivi, lasciano anche ad altre specie arboree la possibilità di inserirsi e di raggiungere il piano codominante o addirittura quello dominante. Non è possibile stilare un elenco di specie “sporadiche” anche perchè la loro presnza in bosco dipende da molti fattori legati alla multifunzionalità e ruolo che hanno i boschi e gli alberi .

L’elenco delle specie sporadiche considerate nel progetto Life PProspot è il seguente:

Acer campestre L. – Acero campestre
Acer pseudoplatanus L. – Acero montano
Acer opalus Mill. – Acero opalo
Acer platanoides L. – Acero riccio
Ilex aquifolium L. – Agrifoglio
Cercis siliquastrum L. – Albero di Giuda
Prunus avium L. – Ciliegio selvatico
Fraxinus excelsior L. – Frassino maggiore
Fraxinus angustifolia Vahl. – Frassino ossifillo
Laburnum anagyroides Medik. – Maggiociondolo
Malus sylvestris Mill. – Melo selvatico o Melastro
Ulmus minor Mill. – Olmo campestre
Ulmus glabra Hudson – Olmo montano
Pyrus pyraster Burgds. – Perastro o Pero selvatico
Sorbus aucuparia L. – Sorbo degli uccellatori
Sorbus domestica L. – Sorbo domestico
Sorbus aria (L.) Crantz. – Sorbo montano o farinaccio
Sorbus torminalis L. – Ciavardello
Taxus baccata L. – Tasso
Tilia cordata Mill. – Tiglio selvatico  
Tilia platyphyllos Scop. – Tiglio nostrano
*Quercus crenata Lam. – Cerro sughera
*Quercus robur L. – Farnia
*Quercus petraea (Matt.) Liebl. – Rovere
Quercus suber L. – Sughera

In generale più specie sporadiche in bosco si trovano più la biodiversità aumenta, ma spesso l’azione dell’uomo in bosco tende ad eliminare le specie sporadiche e ad alterare quelli che sono definiti gli “habitat” forestali.

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